
La Formula 1 è concepibile anche attraverso questo acronimo.
È costituito dalle iniziali di tre nomi famosissimi che hanno scritto pagine cardini di questo sport.
"E" sta per Enzo Ferrari.
Come la maggior parte di voi saprà questo signore ha fondato la realtà motoristica sportiva più famosa e gloriosa del mondo intero: la Ferrari.
Emiliano, di Modena, nato nel penultimo secolo, 1898. Testardo, Sognatore, Visionario, Scaltro, Persuasore, Cinico, Superbo, Egoista, Ambizioso, Schivo, Temerario, Amatore (soprattutto di donne), Irascibile, Introverso ( a seconda dei casi). Una personalità complessa e contraddittoria.
Il Sig. Ferrari aveva tutti i pregi ed i difetti dell'Italiano Vincente.
Ha vissuto, a quanto ho capito, in una Italia di prima metà del secolo scorso, molto simile, più di quanto si possa pensare, negli aspetti sociali legati alle difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro dei giovani, alla necessità di ricorrere a raccomandazioni e quant'altro esiste anche nell'Italia degli anni 2000.
Le sue qualità caratteriali gli hanno permesso di emergere in tempi molto duri, di creare una realtà sportiva ed ingegneristica in un campo industriale in espansione, di riuscire a trovare una esclusività che lo ha distinto per tutto il secolo scorso, infondendo tale mentalità nel tessuto dell'azienda.
Enzo era il prototipo di uomo che combinava l'amore per le donne ed i motori in egual maniera. Fine dirigente, fine amatore e corteggiatore.
Enzo ha conosciuto la gioia nel dolore, quello di perdere un figlio in età giovanile per una malattia mortale della quale era affetto il suo primogenito Dino.
Nonostante i gravi problemi di salute Dino diventò un ingegnere meccanico, ed il suo Talento puro gli permise di progettare il celebre motore V6 di 1.986 cc con angolo di inclinazione tra le bancate di 65°. Dopo la sua morte a lui fu dedicata la Ferrari Dino, appunto.
Enzo aveva un Orgoglio Forte, in alcune circostanze poteva risultare deleterio, ma non essendo stupido ritornava sui suoi passi.
Non amava molto l'entità pilota. Forse perchè non è mai riuscito ad esserlo come avrebbe voluto. I rapporti coi suoi piloti erano il più delle volte scontrosi, divergenti. Gli interessava della competitività soprattutto delle sue vetture. Il pilota era alquanto secondario.
Vennero problemi economici e finanziari. Dovette vendere alla FIAT. Il suo Orgoglio fu messo a dura prova. Ma amando più di tutto la sua Creatura, tirata su con sudore, sacrifici, impegno e passione, non poteva lasciarla morire nelle sue mani.
Enzo aveva un Orgoglio Forte, in alcune circostanze poteva risultare deleterio, ma non essendo stupido ritornava sui suoi passi.
Non amava molto l'entità pilota. Forse perchè non è mai riuscito ad esserlo come avrebbe voluto. I rapporti coi suoi piloti erano il più delle volte scontrosi, divergenti. Gli interessava della competitività soprattutto delle sue vetture. Il pilota era alquanto secondario.
Vennero problemi economici e finanziari. Dovette vendere alla FIAT. Il suo Orgoglio fu messo a dura prova. Ma amando più di tutto la sua Creatura, tirata su con sudore, sacrifici, impegno e passione, non poteva lasciarla morire nelle sue mani.
Enzo ha lasciato una eredità automobilistica, sportiva e non, incalcolabile al nostro Paese.
Il marchio Ferrari è conosciuto ed amato in tutto il mondo, sia per gli innumerevoli successi sportivi in Formula 1 e non, che per l'eccellenza tecnica e stilistica delle automobili stradali.
Sotto la sua guida, ed oltre essendo mancato nel 1988, la Ferrari è diventata la Scuderia più vincente di tutti i tempi. È l'unico team ad aver partecipato a tutte le
edizioni del Campionato del Mondo di Formula 1, avente ad oggi all'attivo il maggior numero di:
- Campionati Costruttori 16
- Campionati Piloti 15
- Gran Premi disputati 868
- Vittorie in assoluto 221
- Vittorie in una stagione 15 (condiviso con la McLaren)
- Podi in assoluto 674
- Podi in una stagione 29
- Doppiette 81
- Pole position in assoluto 206
- Punti in assoluto: 5 500,5
- Giri veloci in assoluto: 226
- 20 stagioni consecutive con almeno una vittoria in ognuna di esse: 1994-2013.
Celebre la sua frase: "La Migliore Ferrari che sia mai stata costruita è la
prossima". E tante altre.

Come Enzo, ha conosciuto il dolore. Ma in prima persona. A 9 anni venne colpito da una sindrome che lo avrebbe reso menomato. Ma la sua caparbietà gli permise di uscirne alla miglior maniera, buttando quelle orribili stampelle, costruendosi con attività fisica ed accorgimenti ortopedici una deambulazione alquanto normale.
Dal padre prese la passione per le auto. Vi aggiunse oltre alle competenze tecniche anche il piacere di guidarle. Divenne Pilota-Ingegnere. La sua concezione era quella di guidare sfruttando le sue competenze ingegneristiche per migliorare tecnicamente le sue monoposto. Avanguardista. Come Enzo.
Un uomo tra i pochi ad avere una marcia in più. Volenteroso. Ambizioso. Fuori tempo. Con le cosiddette... . Passarono anni. I successi sportivi furono epici. Ma pochi. Realizzò il suo sogno di vincere un GP guidando la sua monoposto la McLaren, arancione.
Capì che avrebbe dovuto dedicarsi principalmente alla progettazione delle vetture. Ed orgogliosamente svilupparle in pista in prima persona. Morì a Godwood in un test della sua nuova vettura.
La McLaren da quando fu fondata da Bruce non ha mai lasciato il Circus della Formula 1. Il sogno di Bruce vive ancora. La McLaren ha vinto tantissimo dopo la sua morte. Come la Ferrari produce auto stradali. È il Team che ha conseguito maggiori successi in Formula 1 tra i cosiddetti "garagisti". Secondo solo alla Ferrari in termini assoluti:
- Campionati Costruttori 8
- Campionati Piloti 12
- Gran Premi disputati 741
- Vittorie in assoluto 182
- Vittorie in una stagione 15 (condiviso con la Ferrari)
"F" sta per Frank Williams.
Sul 3° gradino di questo podio granitico si erge Sir. Frank Williams. Il più giovane dei tre per questioni puramente temporali. Inglese. Inglesissimo.
Dalla fine degli anni '80 ha iniziato la sua avventura come costruttore di Formula 1.
Come Enzo e Bruce dovette lasciare l'attività di pilota non essendo sufficientemente competitivo. Ma il suo amore e passione per la F1 lo indussero a tentare. Ci erano riusciti in pochi. Provò a realizzare la sua favola: la Williams.
I connotati sono di persona integerrima, metodica, alquanto rigida nelle concezioni, misurata, oculatissima, paziente, calma, astuta, insomma di fattura nobile inglese. Ha saputo aspettare il suo momento, ha gestito intelligentemente le sue relativamente limitate risorse. Ha sbaragliato nel decennio a cavallo degli anni '80 e '90 i colossi di Ferrari e McLaren.
È sempre arrivato prima degli altri nel prendere i talenti. Per Williams hanno corso sempre i migliori piloti. Ed i migliori tecnici, all'epoca emergenti.
Ed anche Frank nel contempo con glorie e soddisfazioni sportive ha conosciuto il dolore. Sempre quelle maledette gambe. Oggi Sir. Frank Williams è da tempo paraplegico a seguito di un incidente stradale.
Tutto ciò non lo ha fermato. Ha lottato con se stesso. Con il suo attaccamento all'entità storica con cui fece nascere la Williams. Non si è mai piegato allo strapotere dei costruttori. Fino ad oggi.
Per ora la Williams si sta rialzando. Ma sarà una ripresa "bassiccia". Mercedes darà risorse col contagocce. In tempo di crisi meglio galleggiare. Con qualche eventuale soddisfazione. In paziente attesa che qualcosa cambi. E che la amata concezione storica Williams possa ritornare ad essere contemporanea.
In questo sta il romanticismo tenace ma fragilissimo di Sir. Frank.
La Williams ha conseguito i seguenti risultati principali:
- Campionati Costruttori 9
- Campionati Piloti 7
- Gran Premi disputati 634
- Vittorie in assoluto 114
Questi 3 Uomini ci insegnano che le difficoltà possono essere superate con tenacia e pazienza. Che il lavoro convinto e appassionato alla lunga paga. Restituisce le soddisfazioni ambite. Non senza battute di arresto o intoppi. Non bisogna mollare mai, occorre impegnarsi ogni giorno. Ci sarà sempre qualcuno più bravo o più forte. Per cui si deve provare a migliorare con la continua applicazione, mettendo in discussione approccio e metodologie. Fa parte del gioco della vita.
Le statistiche complete le potete vedere dettagliatamente qui.
Gianluca Langella.