È una lotta col proprio mezzo, una "scatoletta" nera bottonata, bitorzoluta con una lente, talvolta enorme. È una sfida contro la luce, i riflessi, contro la fantasia della propria immaginazione, suggellata da intuizioni prospettiche difficili da far emergere sul campo. È una battaglia contro altri mezzi, "creature" velocissime, animate da chi le conduce su nastri d'asfalto e manti preposti, anche per la gioia di appassionati fotoamatori, di professionisti della fotografia.
E via in trincea, dietro una rete a bordo pista, una protezione tribuna, su una collinetta erbosa, a decidere la composizione, a controllare l'esposizione, a manovrare punti AF, ISO, apertura del diaframma, tempi di scatto. Alla conquista del momento clou, previa messa a fuoco definitiva per cristallizzare nitidamente quell'attimo sognato ad occhi chiusi, per sviluppare lo scatto digitale di quella visione precomposta nel negativo della propria creatività.
Come Giovanni Nappi Photography, "sniper" fotografico sportivo, amante dell'adrenalina del carpe diem da istantanea, della caccia a soggetti da motorsport in movimento. Con il mirino sempre ad ampio spettro, nel pieno rispetto del contesto, di quei pochi elementi al contorno, anche paesaggistici utili ad inquadrare la realtà delle corse. Per dare respiro terreno al tandem uomo-macchina, sovente idealizzato come una fredda, androide diavoleria tecnologica.
E via in trincea, dietro una rete a bordo pista, una protezione tribuna, su una collinetta erbosa, a decidere la composizione, a controllare l'esposizione, a manovrare punti AF, ISO, apertura del diaframma, tempi di scatto. Alla conquista del momento clou, previa messa a fuoco definitiva per cristallizzare nitidamente quell'attimo sognato ad occhi chiusi, per sviluppare lo scatto digitale di quella visione precomposta nel negativo della propria creatività.
Come Giovanni Nappi Photography, "sniper" fotografico sportivo, amante dell'adrenalina del carpe diem da istantanea, della caccia a soggetti da motorsport in movimento. Con il mirino sempre ad ampio spettro, nel pieno rispetto del contesto, di quei pochi elementi al contorno, anche paesaggistici utili ad inquadrare la realtà delle corse. Per dare respiro terreno al tandem uomo-macchina, sovente idealizzato come una fredda, androide diavoleria tecnologica.