Singapore.
Secondo la mia esperienza in materia di game play F1, gli avversari sono di massima molto più lenti di chi gioca. Li si batte con relativa facilità.
Il loro ritmo risulta molto inferiore un pò in tutti i circuiti. Per questo è abbastanza agevole vincere, recuperare, sorpassare.
Insomma è poco difficile giocare, oltre che divertirsi.
Il punto è che a Singapore 2014 un pilota con la sua monoposto ha corso come se stesse lottando con i piloti e le monoposto di un game play.
Questo è quanto mi ha fatto pensare la gara di Lewis Hamilton e della Mercedes W05 #44.
Al netto di Safety Car, varie ed eventuali, ha mollato almeno 1 minuto al diretto inseguitore, trattasi nella circostanza di Sebastiano Vettello.
Un ritmo sfoderato per causa di forza maggiore, Safety Car appunto.
Un ritmo pianificato perchè a Singapore la Safety Car fa
sistematicamente la sua bella comparsa.
Un ritmo Spaventoso. Inavvicinabile. Facile.
Su di un livello da game play, ecco.
Il che, da la dimensione della superiorità di base della W05. Restituisce la grandezza del lavoro e quindi del progetto Mercedes 2014. A prescindere.
Di Base si parla per limiti regolamentari.
Nel senso che Renault e Ferrari non possono recuperare prestazione, nel corso della stagione, avendo sottoscritto un regolamento inaccettabile, che prevedeva il congelamento delle nuove Power Unit dal mese di Febbraio.
Molto probabilmente la bontà del progetto W05 va al di là delle questioni regolamentari, vedi le Ferrari dell'epoca Schumacheriana in regimi regolamentari liberi sugli sviluppi e sui test.
Ma il gusto per chi guarda dove sta? Mercedesiani a parte. Vi invito a riflettere.
Tant'è.
Ma a conferma di un non game play ci è stato il volante impazzito della W05 #6 di Nico. Guai.
Visto che per questo si trova a -3 dal suo compagno di squadra rivale.
Maledetti campi elettromagnetici della metropolitana singaporegna, tiè alla brasiliana. Scherzo.

































