Il 1993 perché fu quella l'ultima volta di Senna a Suzuka.
Qualche mese fa in occasione della ricorrenza del ventennale della scomparsa di Ayrton Senna, vedi post "IL 20ENNALE", ricordai quello che rimane ancora l'ultimo decesso registrabile in F1.
Sono trascorsi poco più di 20 anni. Nel mezzo un incidente serio a Schumacher nel 1999 a Silverstone dove riportò la frattura di entrambe le gambe. Il resto pochissima roba.
Una situazione dovuta agli interventi in materia di sicurezza iniziati dal presidente FIA Mosley. Misure di sicurezza proficue. Continuamente riviste e migliorate. Efficaci. Fino a Domenica 5 Ottobre 2014.
Jules ha avuto l'incidente più grave registratosi in Formula 1 dal 1994. Su tutto la causa è da ricercarsi in una tragica fatalità. Finire fuori pista ed impattare sulla gru di recupero, presente nella via di fuga per la rimozione di un'altra monoposto, è pura fatalità.
Non so se ci siano delle responsabilità oggettive da parte della gestione gara durante l'evento e nella fattispecie della circostanza dell'incidente. Saranno le indagini a chiarirlo.
Ma quello di Jules rientra in una casistica di incidente imprevedibile, forse impensabile, vista la mancanza di dinamiche passate. Una casistica evidentemente rarissima, ma verificabile, sulla quale occorrerà prendere delle specifiche misure.
Anche a livello regolamentare.
Tanti auguri Jules.
L'oltre alla tragedia di Bianchi è la cronaca sportiva di un GP funestato dal tifone. Nel qual tifone rimane a galla la schiacciante Vittoria di Luigino ai danni del suo contendente per l'iride 2014 Nico Rosberg. Come successe a Monza.
Ma stavolta lo schiaffo è stato ancora più grande. Sorpasso puro in pista. Netto. Di Superiorità. Pulito. Circostanze che sanciscono chi tra i due meriterebbe il titolo. Hamilton appunto.
Sorprendente Sebastian. Forse Vettel da quando si è sentito finalmente un tuta rossa ha battuto Ricciardo in gara. Oppure è particolarmente ispirato nelle terre asiatiche. Tant'è.
Segnali di ritorno. Almeno questo, visto che dovrà già dall'anno venturo essere il principale attore delle sorti del Cavallino Rampante, visto l'ancora non annunciato addio di Alonso.
La Ferrari appunto. Desolazione. Da tempo non si concludeva una gara senza la conquista di almeno n.1 punti iridati. Non credo vi sia altro da aggiungere.
Che quanto prima termini questa Stagione 2014 con la pace di tutto e tutti. Ahi noi Ferraristi.
Sono trascorsi poco più di 20 anni. Nel mezzo un incidente serio a Schumacher nel 1999 a Silverstone dove riportò la frattura di entrambe le gambe. Il resto pochissima roba.
Una situazione dovuta agli interventi in materia di sicurezza iniziati dal presidente FIA Mosley. Misure di sicurezza proficue. Continuamente riviste e migliorate. Efficaci. Fino a Domenica 5 Ottobre 2014.
Jules ha avuto l'incidente più grave registratosi in Formula 1 dal 1994. Su tutto la causa è da ricercarsi in una tragica fatalità. Finire fuori pista ed impattare sulla gru di recupero, presente nella via di fuga per la rimozione di un'altra monoposto, è pura fatalità.
Non so se ci siano delle responsabilità oggettive da parte della gestione gara durante l'evento e nella fattispecie della circostanza dell'incidente. Saranno le indagini a chiarirlo.
Ma quello di Jules rientra in una casistica di incidente imprevedibile, forse impensabile, vista la mancanza di dinamiche passate. Una casistica evidentemente rarissima, ma verificabile, sulla quale occorrerà prendere delle specifiche misure.
Anche a livello regolamentare.
Tanti auguri Jules.
L'oltre alla tragedia di Bianchi è la cronaca sportiva di un GP funestato dal tifone. Nel qual tifone rimane a galla la schiacciante Vittoria di Luigino ai danni del suo contendente per l'iride 2014 Nico Rosberg. Come successe a Monza.
Ma stavolta lo schiaffo è stato ancora più grande. Sorpasso puro in pista. Netto. Di Superiorità. Pulito. Circostanze che sanciscono chi tra i due meriterebbe il titolo. Hamilton appunto.
Sorprendente Sebastian. Forse Vettel da quando si è sentito finalmente un tuta rossa ha battuto Ricciardo in gara. Oppure è particolarmente ispirato nelle terre asiatiche. Tant'è.
Segnali di ritorno. Almeno questo, visto che dovrà già dall'anno venturo essere il principale attore delle sorti del Cavallino Rampante, visto l'ancora non annunciato addio di Alonso.
La Ferrari appunto. Desolazione. Da tempo non si concludeva una gara senza la conquista di almeno n.1 punti iridati. Non credo vi sia altro da aggiungere.
Che quanto prima termini questa Stagione 2014 con la pace di tutto e tutti. Ahi noi Ferraristi.
Gianluca Langella.