Iniziamo proprio da qui! Kimi Raikkonen viene superato dal compagno, ex
ormai, di squadra.
Tanto per rimarcare l'inferiorità avuta nei confronti di Alonso. Tanto per
essere relegato al pari di quando c'era Felipe a reggergli il confronto.
Ma questa è un'altra storia, come lo era quella di Felipe, e come
lo era tra Alonso ed Hamilton nel 2007 in Mclaren.
Storie diverse, da non accomunare per questioni di risultati quelle in
rosso, o per questioni di rendimento come quella in argento.
Storie diverse poiché, tranne Alonso, gli altri 3 sono uomini, e poi
piloti, diversissimi.
Storie diverse poiché esauritesi in epoche diverse, sebbene siano
passati solo 7 anni. Ma tant'è.
Se ne parlerà un giorno. Di Alo vs Ham. Di Alo vs Massa. Un giorno.
Ma in Brasile l'essenza è tutt'altra. Alonso ha superato, ancora una volta
Kimi, usufruendo di pneumatici più freschi. Kimi ha fatto una strategia
diversa, solo due soste, appunto.
E qui, estrapolandosi dall'intera stagione, si fanno ora i conti.
Il sorpasso è avvenuto negli ultimissimi giri. Dopo qualche giro di bella
lotta. Leale. Pulita. Da Signori.
Questo sta a significare che il Buon Kimi ha corso alla pari di Alonso
l'intero GP. Nel suo modo migliore, con una sosta in meno.
Questo non conta ai fini dei risultati finali, ma nella valutazione del
rendimento conta, eccome.
Per la prima volta, Kimi è stato alla pari di Alonso. Il tempo totale lo
dimostrerebbe. Ma a dispetto dell'avergli finito dietro in classifica,
vale molto di più la Gara di Kimi.
Oggi con queste gomme (sciagurate), vedi post "SPALLA
DI PLASTICA", "OVERTAKING",
nella maggior parte delle circostanze è più veloce una strategia con più soste.
Come quella di Alonso. A meno che non le utilizza il vero Kimi
Raikkonen. Ed in Brasile si è visto, finalmente.
Perché con pneumatici più stanchi ha tenuto un ritmo elevatissimo,
relativamente alla Ferrari, al pari di quello di Alonso che ha avuto pneumatici
molto più sani. Come ha saputo fare nei due anni passati, al ritorno in Formula
1, pronti via, appunto.
Che un pilota ritorna, ma già dopo 1 solo anno, e vada forte tanto quanto
gli altri, non è mai successo. Di esempi ve ne sono. E questo rende
l'idea di cosa sarebbe stato capace di fare Raikkonen nell'arco della sua
intera carriera. Ma la testa, serve. E la sua è stata un pò strana,
sempre. Troppo.
Alonso doveva andare molto più forte ed avanti di Kimi. Ma forse era già
con la mente da altra parte, o forse lo ha fatto. E la differenza tra Alonso ed
il Vero Kimi, vista in Brasile, sarebbe stata tale da consentire di vedere
lotte tipo Hamilton vs Rosberg, o Alonso vs Hamilton.
Hamilton, di oggi, è altra cosa. Come Rosberg di oggi. Vedi post, "DINAMICHE
MENTALI", "TALENTO
DI ACHILLE".
Kimi è giunto tardi. Però speriamo sia ritornato, ma soprattutto che
resti. Il punto è questo.
Il Vero Kimi è sempre stato una entità presente, ma intermittente. Una
diavoleria di pilota devastante ma peccaminosa.
Affermo con certezza che tra Kimi ed Alonso non c'è molta differenza. Ma
non nella mente. Non nella parte del Talento Attitudinario.
Zona oscura, che forse ha dato indirettamente tanti problemi ad Alonso.
Paradossalmente. Vedremo.
Gianluca Langella.