Nico & Alo: 1 specchio per 2

Alla fine del 3° appuntamento di F1 2015, GP di Cina, si può dire che esiste uno specchio immaginario. Conteso da loro due. Nico (Rosberg) & Alo(nso).

Un titolo un po' diverso, credo, rispeto ai miei strani, soliti. Poco accattivante, forse, ma un significato c'è!

PREMESSE:

• Il Gran Pilota non prescinde dall'essere soprattutto un Grande Uomo. Per me!;
• L'Alonso Pilota non è in discussione, ne prima, ne ora ne mai. Da me!

Nico, Dear Nico. 

Beh! Le critiche sono costruttive. Si dice. Ma dal COME si è concluso il 2014, e da COME è iniziato il 2015, un piccolo disallineamento c'è. Sia nel Tuo di Uomo, che del Tuo di Pilota. Negare l'evidenza dei fatti? A cosa servirà mai? Fatto grave. Non v'è dubbio. Di chi non ce la fa, a battere il compagno di squadra, per accertata, da un bel pò attuale, inferiorità del Tuo di Pilota. Ed è qui, che dovrebbe uscire fuori il migliore Tuo di Uomo, non denigrando l'eccellenza, altrui, che non ti sta contraddistinguendo. Ti arrampichi su questo specchio immaginario, oltre che mal riflettendoti, affermando, tra le tante cose possibili sul perché e/o percome ti stia succedendo ciò, cavolate. Scusami, inizi a scivolare.

Credo non sia bello da accettare di essere puntualmente sconfitto. No di certo. Ma da momentaneo perdente, occorre trovare la forza per fare la miglior figura possibile, dignitosamente, ancor di più di chi ti Vince. Come? Testa bassa. Non guardare oltre il muso della tua W06 #6, provando a migliorare le tue prestazioni, il tuo connubio, non idilliaco con la nuova monoposto di quest'anno. Costruire qualcosa in più nelle sfere del tuo Talento Costruito, per sperare, mettendo in conto di non essere il più bravo e forte tra te e Lewis. Ancora una volta, nonostante tutto.

Non volevo parlare di Alonso. Non volere è non potere! 

Ma le sue, da me temute, paroline, quando si tratta di un ex, Latino, arrivano. Parole taglienti. Io direi più per se stesso. C'è stato Lui e nessuno altro, assieme ai suoi compagni di squadra, in Ferrari. E l'arrivare secondo, oltre a far parte del gioco, a volte dipende in parte non solo dal Team. Non per questo i dispiaceri devono trasformarsi in frecciatine, lasciti di responsabilità, solo accuse e non anche autoaccuse. Talvolta. E l'Uomo di Alonso ostinatamente vuole vedere in questo specchio immaginario la parte migliore di se. Quella che sa cosa fare. Dove andare. Sa scegliere per se stesso, perché solo di se stesso si tratta. Si è sempre trattato. Non fosse che tante persone, dipendenti, con stipendi normali hanno profuso e profondono il loro impegno professionale, un pò anche per te, Pilota (Alonso). E che pur riconoscendo il tuo valore di Pilota, di certo pretendono anche che l'Uomo (Alonso, o chi al tuo pari) abbia almeno pari valore. Rispettando tutto e tutti. Le realtà lavorative, intere, di cui ne sei una parte. Perché se vince, o arriva secondo, il Pilota lo fa assieme all'Uomo che è, ed assieme a tutti gli altri Uomini e relative Figure Professionali che costituiscono qualsiasi Team, come la, ad oggi, mai sentita tua Ferrari, del resto. Quella che non ha potuto Vincere assieme a te, appunto, ed assieme a noi Tifosi.

Allora Alonso, Dear Alonso. 

Vero è che il tuo Egocentrismo, e non solo, ti sovviene, il più delle volte in comando alla parte professionale della tua personalità. La distoglie dal lavorare sempre al massimo ed al meglio, dal profondere il massimo e l'esclusivo impegno per la causa sia tua che del tuo Team. Ti senti minacciato nei tuoi interessi, così! Quando il Tuo di Pilota non riesce a primeggiare, o a dimostrare di essere il migliore, ed a Vincere, non vi è colpa in te. Mai! Lo dice il tuo sconsiderato Orgoglio, tanto quanto è sconsiderato il tuo Valore di Pilota. Una specie di medaglia. Strana. Il Pilota Perfetto che si contrappone ad un Uomo Superbo, superbamente fuori le righe. Un uomo che vive di lotte ostinate, patologiche, prima le Red Bull di Newey, ora le Mercedes. Sarebbe un bel film, un romanzo, del tipo: L'Uomo contro la Macchina. Una realtà fantascientifica, o epica. La Tua di Uomo. Ma che non ha nulla a che vedere con le realtà di un Team di F1, e della F1 stessa. E forse anche per questo, è molto che non arrivano, per te, le affermazioni iridate che il Tuo di Pilota meriterebbe.

Ma il Pilota non prescinde dall'Uomo, mai! Ripeto. E piuttosto preoccupati che un domani potrai trovarti a lottare con le Ferrari di Allison, per esempio. Oltre a guardarti da Button. Ammesso che il tuo, cosiddetto rischio, sia stata la scelta giusta per approcciare ed affrontare le tue Crociate.

Gianluca Langella.