Dopo l'epilogo del GP di Ungheria è cosa molto ardua concentrare in un post tutti gli argomenti e le riflessioni che sono emersi. Colpa mia nel non aver proferito parola a momento debito sul GP di Inghilterra. Ma mi tocca, eccome, ora.
Dalle Stalle alle Stelle.
Tutti a puntare il dito, contro chiunque in Ferrari. Da Kimi ad Arrivabene, per poi, inammissibilmente ad Allison.
"La solita Ferrari degli ultimi anni, non riescono a sviluppare il progetto a stagione in corso."
"Kimi è bollito, ci vuole Bottas."
"Il DT Allison sotto la lente di ingrandimento per i mancati miglioramenti della SF15-T."
"Arrivabene ha perso la brocca."
Tante frasi di tal genere che non hanno risparmiato nessuno degli uomini di spicco della nuova gestione Ferrari 2015. Come se nessuno conoscesse la massima posizione raggiungibile dalla Ferrari in questa stagione. Posizione che è costantemente mantenuta, ogni tanto con colpi di fortuna e classe, il resto delle volte con il massimo merito, vista la qualità del salto prestazionale compiuto dalla monoposto 2015 rispetto a quella 2014. Grazie ad Allison, appunto, in soli 4 mesi prima dell'inizio della stagione.
E ci voleva un epilogo di simile portata per spazzare tutte le malelingue, i detrattori improvvisati, manipolatori della realtà dei fatti, interessati solo a vendere il proprio nome tra la maggioranza di lettori, raccontando in maniera distorta gli eventi, i rapporti di forza, trasformando le motivazioni evidenti che definiscono la storia di ogni singolo GP di questa Stagione 2015.
Ora io vi chiedo:
- Dove sarebbe oggi la Ferrari se non avesse portato gli aggiornamenti alla Power Unit in Canada?
- Dove sarebbe oggi la Ferrari se non avesse portato gli aggiornamenti aerodinamici in Spagna?
- Nelle libere del GP di Ungheria, per questioni legate alla gestione delle componenti, le Ferrari hanno girato con la seconda Power Unit, quella non dotata dell'evoluzione del Canada. Il ritardo in termini di prestazioni era evidente, circa 1.3 secondi, ripeto 1.3 secondi.
- In Spagna Sebastian ha scelto la configurazione aerodinamica nuova, mentre Kimi quella di inizio stagione, togliete circa 4 decimi di secondo a vantaggio di Seb in qualifica, e fate voi il conto: Il tempo di Seb in qualifica fu 1'25''458, mentre quello di Kimi fu 1'26''414.
La Ferrari in Inghilterra aveva la monoposto adatta per andare forte, ma la scelta delle mescole di Pirelli non l'ha aiutata ad esprimere il vero potenziale. Le Medium e le Hard, addirittura, rispettivamente banda bianca ed arancione, le mescole più dure, su di una pista sicuramente molto provante per i compounds, ma che geograficamente e climaticamente propone temperature molto più basse della norma.
Ed ecco che IronMauri (Maurizio Arrivabene) dichiara dopo il trionfale GP di Ungheria quanto segue: "Credo che quando potremo scegliere noi le gomme con cui correre sarà un po' più dura per tutti gli avversari...".
Parole sacrosante, se è vero che il regolamento è uguale per tutti, questo non significa che sempre concede equità di trattamento.
Io vi richiedo:
- Perché, e per CHI, Pirelli ha ulteriormente indurito la totalità della fornitura delle mescole per la stagione 2015?
- Perché tende a portare sempre i compounds più duri possibili ad ogni GP?
- Ovviamente per la Mercedes, per accontentare i piagnistei del bambinone Dieter Zetsche, il capo supremo, che non vinceva mai. Piccolino, ci stava rimanendo male, facciamolo contento per qualche anno.
- Ovviamente per la monoposto Mercedes, poco gentile sulle gomme, sia per questioni di telaio, che per questioni di stile di guida del Campione del Mondo, Lewis Hamilton.
Ah, che sciocco, se c'era Hamilton...
Hamilton ha girato allo stesso ritmo di Seb con il compound Soft, banda gialla, migliori crono ad inizio gara 1'26''8, per entrambi, mentre a fine gara, a serbatoi vuoti, Seb con compound Medium, banda bianca, ritmo dell' 1'27''3, Hamilton con compound Soft, 1'25'8, un delta di 1.5 secondi, spaccato, tanto quanto era la differenza di base tra le due mescole.
Fatto certo per inesistenza di riserve di valutazione sui rispettivi ritmi di gara, visto che Seb si è costruito l'occasione per vincere la gara, ed ha dovuto tirare il massimo dai suoi mezzi. Parimenti Hamilton per porre rimedi ai suoi vari errori, si è trovato a dover rimontare e non ha potuto risparmiare nulla ai suoi di mezzi.
Il quadro è notevolmente più chiaro per tutti. Ogni cosa è andata al suo posto. E da ora a fine stagione, non mancheranno i casi di rendimenti falsati dalle scelte esterne ed imposte ai team, sia per le questioni regolamentari rivolte alle possibilità di sviluppo delle monoposto, sia per l'ingiustificabile imposizione delle scelte del fornitore di pneumatici per ogni GP.
Ma tanto Pirelli sarà soppiantata a breve da Michelin, e qualcosa in parte verrà risolto. E questo accadrà perché tutti si sono stancati di subire questi giochetti subdoli.
La Ferrari ha risposto egregiamente a tutti, zittendoli violentemente, e se la linea di approccio sarà quella tenuta fino a ieri, allora per gli anni a seguire ce ne saranno di cose da vedere.
Credo che ad oggi il discorso Kimi abbia una risoluzione naturale consistente nella riconferma per l'anno prossimo. Il contrario non è di certo impossibile, ma non ve n'è il senso.
Credo che ad oggi il discorso Kimi abbia una risoluzione naturale consistente nella riconferma per l'anno prossimo. Il contrario non è di certo impossibile, ma non ve n'è il senso.
Il mio motto: "Una cosa alla volta, tutto si sistema."
Gianluca Langella.