ORARI TV
SKYSPORTF1HD
Giovedi 20 Maggio

Libere 1 Ore 11:30 - Libere 2 Ore 15:00
Sabato 22 Maggio
Libere 3 Ore 12:00 - Qualifiche Ore 15:00
Domenica 23 Maggio
Gara Ore 15:00

DATI CIRCUITO
umero di giri 78
Lunghezza circuito 3.337 km
Distanza di gara 260.286 km
Giro record 1:14.260
Max Verstappen (2018)
ALBO D'ORO PILOTI
VITTORIE
Schumacher, Hamilton 6
Prost, Mansell, Hakkinen 3
Senna, Räikkönen, Alonso 2
Vettel, Verstappen 1
Button, Rosberg 1

POLE POSITION
Schumacher 7
Hamilton 6
Senna 4
Häkkinen, Räikkönen, Rosberg 2
Mansell, Prost, Alonso 1
ALBO D'ORO COSTRUTTORI
VITTORIE
Ferrari 12
McLaren 8
Williams, Mercedes 7
Lotus 6
Red Bull 3
Renault 1

POLE POSITION
Ferrari 13
Mercedes 9
McLaren 8
Williams 6
Lotus 5
Red Bull 2
Renault 1

“Il mio nome è Ayrton...”
Formula 1 24 anni, e sentire ancora il tuo abbandono, caro Senna


F1 Ayrton Senna McLaren Honda| Ayrton Senna, McLaren Meecedes - Foto by Pinterest |
Ci risiamo, come ogni anno alla festa dei lavoratori. Una ricorrenza felice, quella del 1 Maggio, dall'antico sapore proletario, dal profumo di primavera. Una ricorrenza che ha assunto una doppia faccia, per gli amanti della Formula 1, per quegli individui che amano, almeno un po' i motori. Il 1 Maggio è anche un rito commemorativo del grande Ayrton Senna dal 1994.


"Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota
e corro veloce per la mia strada
anche se non è più la stessa strada
anche se non è più la stessa cosa..."


Così cantava Lucio Dalla, in nome e ricordo di un grande dell'automobilismo che se ne andò nella città natale del cantautore, Bologna. Ayrton Senna da Silva ci lasciò ad anni 34, al termine di un weekend tragico, che cambiò la storia della Formula 1: l'incidente di Barrichello al venerdì, la morte di Ratzenberger al sabato, la morte serale del Fenomeno dopo lo schianto al giro 7 del GP di San Marino.

"The Magic" quella domenica non la voleva correre. Anche il medico e amico Sid Watkins lo invitò a lasciare tutto, ad andare a pesca. Ma lui no, voleva vincere e sventolare la bandiera austriaca alla bandiera a scacchi, in onore del povero Roland.

Alle 14:17 del 1 maggio 1994 il mondo della Formula Uno cambiò per sempre.

Non siamo qui a cantare le gesta di un pilota scomparso ormai da 24 anni, non siamo qui per scrivere parole scontate a proposito di un talento che, al volante, era fuori media. Non vogliamo scadere nell'ovvio, in quella sorta di santificazione a cui si procede quando un personaggio così amato perde la vita mentre vive per la sua passione: a noi Senna piace, piaceva per quel che era.

Sempre Lucio diceva che a chiedere a qualcuno dove fosse quella dannata domenica, quel qualcuno l'avrebbe ricordato, sino ad oggi. Perchè di quel celebre paulista resta ben altro che i tre titoli mondiali, le 41 vittorie e le 65 pole position. Resta il ricordo, l'immagine viva di un uomo irrequieto, alla ricerca di se stesso attraverso le vittorie e la competizione.

Una vita e una carriera spese alla ricerca di un senso. Consapevole di essere dotato sin dalla nascita di un talento non comune, fortunato ad essere stato messo al mondo in una famiglia agiata, mentre i suoi coetanei vivevano di stenti.

"So di avere tanto, voglio dare tanto."

C'era questo pensiero alla base della sua irrequietezza. Una specie di debito da estinguere, pagato a carissimo prezzo all'allora curva del Tamburello, il primo manifesto di morte in mondovisione che si ricordi in Formula 1.

Non lo sappiamo se quel mistico brasiliano sia il miglior pilota di sempre, non crediamo sia stato un santo quando lottava prima con Alain Prost e poi con Michael Schumacher. Sappiamo solo che se siamo qui ancora a parlare di Ayrton è perché ha solleticato la nostra attenzione, ha fomentato la nostra passione per la massima serie del motorsport, ed oggi come allora la sua figura sfiora la nostra anima.

Il percorso di Senna, interrotto ad anni 34 quel maledetto 1 maggio 1994, resta un insegnamento, prima un'onda anomala per chi era adulto allora, poi, un ricordo indotto, vivo e lucido per chi ora è ragazzo ma lo idolatra senza averlo vissuto.

E allora:
Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota
e corro veloce per la mia strada
anche se non è più la stessa strada
anche se non è più la stessa cosa
anche se qui non ci sono i piloti
anche se qui non ci sono bandiere
anche se forse non è servito a niente
tanto il circo cambierà città
tu mi hai detto "chiudi gli occhi e riposa"
e io adesso chiudo gli occhi.


Christian Caramia.

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