| QUALIFICHE GP CINA 2018 - FOTO BY PANORAMAUTO.COM |
Pagelle qualifiche da Shanghai. La seconda doppietta in qualifica consecutiva mette a tacere gli scettici e racconta una Ferrari stellare e sempre più “abituata” al vertice. Ma occhio alle Mercedes: in gara non si lasceranno sopraffare tanto facilmente, soprattutto con un Bottas sempre lucido allo start.
Piloti
Daniel Ricciardo
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6,5 | Daniel Ricciardo - #3 | 1:31.948
Si parla di un decimo e mezzo, non di un secondo e mezzo; eppure, il distacco fra Daniel e il suo diretto rivale Max non è incoraggiante, se si considerano i distacchi fra i due ferraristi e i due piloti della Mercedes non raggiungono il decimo. Ma in gara Ricciardo ci ha abituati a sorpassi spettacolari e rendimenti sopra la media. Per ora l’altra Red Bull sembra la sola vettura possibile da agguantare in gara e di certo Daniel non starà a guardare. Magari le voci di un suo possibile passaggio a Maranello nel 2019 potranno dargli un’ulteriore motivazione. Medio.
Max Verstappen
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7 | Max Verstappen - #33 | 1:31.796
Max deve farsi perdonare due errori fotocopia nei primi due week-end di gara di questo 2018. Per il momento si piazza davanti al team mate Ricciardo e ottiene una quinta piazza che gli vale, oltre al primo posto “libero” in griglia (dietro alle inarrivabili Ferrari e Mercedes) il lato pulito della pista. Se da un lato sarà la vera mina vagante alla partenza, dall’altro Max dovrà portare a casa un risultato utile per mettere a tacere le critiche di chi ha (nuovamente) sollevato il problema del suo rendimento incostante. Osservato.
Lewis Hamilton
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7 | Lewis Hamilton - #44 | 1:31.675
Quando la notizia non è una pole di Lewis, allora la notizia è la (non) pole di Lewis. Finito in quarta posizione (sul lato sporco della griglia) dietro al compagno Bottas, il re delle qualifiche mostra in prima persona le difficoltà (preoccupanti o no? Solo il tempo ce lo dirà) che sta avendo la Mercedes in questo inizio di stagione. Abituato a lasciarsi alle spalle gli avversari in qualifica, Lewis dovrà rincorrere. E stavolta non per colpa di una penalità dovuta a guasti tecnici. La sua irritazione è ben visibile fin dall’uscita dalla monoposto, una Mercedes che, al momento, non sembra più di un argento così brillante. Ingrigito.
Valtteri Bottas
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8 | Valtteri Bottas - #77 | 1:31.625
Forse non lotterà per il titolo mondiale, ma Valtteri sembra essere tornato, dopo l’erroraccio in qualifica nel primo week-end a Melbourne, quello che a tratti abbiamo assaggiato nel 2017: il finnico con il volto del bravo ragazzo capace di lottare con Vettel negli ultimi giri di gara (Bahrein, una settimana fa) e di mettersi dietro in qualifica sua maestà delle pole Lewis Hamilton (Cina, oggi). Un elemento di valore in più per una Mercedes che deve rincorrere. Promettente.
Kimi Raikkonen
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9 | Kimi Raikkonen - #7 | 1:31.182
La Ferrari di quest’anno sembra aver riportato il buon (e “vecchio”) Kimi ai vertici della Formula 1, in quella condizione che più gli piace: la prima fila, la lotta per la pole e una vittoria più che possibile. Come al solito, poche ed effimere dichiarazioni durante il week-end, ma quasi sempre in cima alla classifica. Manca meno di un decimo alla pole position e al voto massimo. Mentre si augura di non incappare in problemi tecnici e/o strategici, Kimi si prepara ad affrontare un’altra gara in cui dovrà lottare col suo compagno di squadra e con le Mercedes. Ringiovanito.
Sebastian Vettel
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10 | Sebastian Vettel - #5 | 1:31.095
Seconda pole position consecutiva per il quattro volte campione del mondo tedesco. Quest’anno Vettel sembra pronto a regalare magie e sogni ai ferraristi ancor più che nel 2017. La sua Ferrari è costante, lui non sbaglia nulla, resta a osservare e nel momento topico piazza il giro decisivo che gli vale la partenza numero 52 dalla testa della griglia. Un rendimento privo di sbavature che denota la massima forma raggiunta da Sebastian in questo inizio di campionato. Feroce.
Team
Aston Martin Red Bull Racing
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6 | Red Bull
Le premesse (e promesse) prima dell’inizio del campionato erano tante. A ben pensarci è dal 2017 che la Red Bull ci/si (ri)promette di lottare per il campionato. Per ora i risultati raccontano un’altra storia. Il team è costante e insieme a Ferrari e Mercedes è l’unica squadra che mantiene un rendimento di alto livello da quattro anni a questa parte. Ma a due piloti come Verstappen e Ricciardo, la lattina disegnata da Adrian Newey inizia a stare un po’ stretta. Rimandata.
Mercedes AMG Petronas F1 Team
Foto by @MercedesAMGF1
7 | Mercedes
Parlare di crisi dopo neanche tre week-end è prematuro. Le Frecce d’Argento sono lì, in agguato, e se non fosse stato per delle casualità (conosciute anche come “magie strategiche Ferrari”) avrebbero portato a casa almeno un gran premio tra l’Australia e il Bahrein. Ma dov’è finita la Mercedes capace di dominare in qualifica? La domanda è lecita e fa pensare a qualche possibile problema con le gomme Pirelli. Da tenere d’occhio in ogni caso, sempre, in gara. Sottotono.
Scuderia Ferrari
Foto by ferrari.com
10 | Ferrari
Difficile, a questo punto, trovare una valida critica per Maranello. Due vittorie, due pole position e due prime file (e una possibile vittoria domani) preannunciano un mondiale che vede le Rosse favorite. Almeno per il momento. La ferocia di Vettel e l’impressionante costanza di Kimi sembrano aver cancellato lo spiacevole episodio che ha visto coinvolto lo sfortunato meccanico Francesco Cigarini durante il pit-stop in Bahrein. E in qualifica, a differenza delle ultime stagioni, si vola. Stellare.
Claudio Santoro.