
La gara che non ti aspetti nella bellissima foresta della Stiria. Una Mercedes da paura incappata in guai di natura affidabilistica, di mal digestione delle nere Pirelli standard. Una Ferrari che ha rialzato la testa con Kimi e Sebastian, giusto per ridare grande brio a questo mondiale appassionante. Con Max Verstappen che frega tutti.
"Ascoltatemi quando vi dico che le cose si conquistano". Parole di Maurizio Arrivabene dopo il GP d'Austria, vinto da Max Verstappen davanti a Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel.
Ha ragione, Maurizio. Arriva-bene al punto. La sua tempra è fondamentale in un momento in cui il rischio è quello di auto convincersi che tutto vada male, che tutto il sistema remi contro. La Ferrari ha corso tirando fuori le palle in un weekend che sembrava dover essere un disastro ma che riconsegna la testa del mondiale al tedesco, anche grazie ai ritiri di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Lo dicevamo: Mercedes non aveva ancora sbagliato, doveva succedere, è accaduto, specie nella strategia dai box in occasione della VSC causata dalla fermata della W09 #77.
Povero Lewis. Oltre al danno, la beffa del muretto di Stoccarda, troppo sicuro dei mezzi della vettura #44, la stessa argentata che ha avuto necessità di restare ammutolita in pista per evitare danni peggiori alla nuova power unit dopo il guaio tecnico inaspettato.
Una doccia fredda, scesa nel momento peggiore, quando la Ferrari pareva aver mostrato il fianco per farsi colpire come in una partita a battaglia navale. Visto l'esito del sabato, una gara in ascesa, da correre senza le ribassate Pirelli, più uno sviluppo motore completato dal "pacchettone" aerodinamico, aveva lanciato la W09 in una dimensione di imbattibilità.
In verità, i problemi di affidabilità sembrano essersi semplicemente aggiunti ad un quadro diventato negativo con quelle Soft con le quali avrebbe dovuto fare man bassa dei furbetti della VSC. Piuttosto una variopinta riga nera a squarciare i sogni di rimontona, le certezze labili dell'inglese.
In verità, i problemi di affidabilità sembrano essersi semplicemente aggiunti ad un quadro diventato negativo con quelle Soft con le quali avrebbe dovuto fare man bassa dei furbetti della VSC. Piuttosto una variopinta riga nera a squarciare i sogni di rimontona, le certezze labili dell'inglese.
Sebastian si prende una grossa rivincita, dimostrando a chi dubitava di essere un pilota con le palle (visto che sorpasso sul #44?). Rivincita anche per Raikkonen: ha attaccato, ha sbagliato, ma meglio così che apatico. E il podio numero 96 ha un sapore bellissimo, specie nel momento in cui tutti dicono che a breve ti ritirerai per lasciar spazio a Charles Leclerc.
"Lasciate correre in pace Leclerc, lasciatelo divertire, e lasciate in pace Kimi Raikkonen, che è un campione del mondo. Capito?", sempre tratto dal vangelo secondo Arrivabene. Lasciateli correre. Vale anche per Verstappen, che ha dato una legnata a Daniel Ricciardo, ritirato pure lui.
È il GP delle rivincite. Ora si corre in Gran Bretagna e toccherà anche a Hamilton prendersene, anzi soprattutto a Bottas, al quale consigliamo un viaggetto a Lourdes.
Christian Caramia.
Follow @redf1gp
"Lasciate correre in pace Leclerc, lasciatelo divertire, e lasciate in pace Kimi Raikkonen, che è un campione del mondo. Capito?", sempre tratto dal vangelo secondo Arrivabene. Lasciateli correre. Vale anche per Verstappen, che ha dato una legnata a Daniel Ricciardo, ritirato pure lui.
È il GP delle rivincite. Ora si corre in Gran Bretagna e toccherà anche a Hamilton prendersene, anzi soprattutto a Bottas, al quale consigliamo un viaggetto a Lourdes.
Christian Caramia.
Follow @redf1gp