Premetto, e ricordo, che non sono un giornalista e non voglio farlo, ho il mio di lavoro.
Sono un "poltronista" attento osservatore.
Mi riallaccio a dei miei post precedenti in chiave provocatoria. Anche perché per questioni politiche si rasenta l'opinionismo da bar, in ogni caso.
Il Terremoto in seno alla Dirigenza Ferrari mi da l'assist perfetto per approfondire la questione relativa ad uno degli aspetti che creano un disequilibrio del sistema F1, vedi post "EQUILIBRI".
Le 3 M. Cosi come nel trittico raffigurato nella foto di presentazione del presente. Appunto.
Per chi non conoscesse, stiamo parlando di Montezemolo, Presidente uscente della Ferrari, Marchionne, Fondatore di FCA, Fiat Chrysler Automobiles e Neo Presidente del Cavallino, e non ultimo, Mattiacci, attuale Team Principal della Scuderia Ferrari.
Tre uomini che sono legati al tempo della Ferrari Aziendale e Sportiva.
Non Ultimo, appunto.
Marco Mattiacci rappresenta secondo me il tipo di professionista che doveva essere dal principio il post Todt relativamente agli aspetti gestionali puri.
Uno con il pallino dell'ottimo, che sa prefissare nel tempo gli obiettivi concreti raggiungibili nel breve, medio e lungo periodo.
Qualità gestionali che, commercialmente parlando, lo hanno portato al ruolo dirigenziale che era arrivato a ricoprire: Mister Ferrari Nord America.
Uno con il manico della situazione sempre in pugno. Una sicurezza. Una certezza. Una macchina da risultati. Fino a prova contraria, per carità.
Insomma uno Cattivo. Una sorta di Briatore.
A tal punto entra in scena Marchionne.
Oltre alle questioni tecniche e gestionali che hanno condizionato l'operato Ferrari del post Todt, il peso politico è venuto a mancare.
Alcuni Team hanno superato la Ferrari su questo aspetto. Vedi Red Bull soprattutto. Poi spiegherò in altra sede i fatti.
Il blasone Ferrari non è bastato. Questo non ha permesso di mantenere il rispetto dovuto in termini di entità sportiva.
Ma ora con alle spalle Marchionne in prima persona, sarebbe a dire il Colosso Mondiale FCA ed i suoi interessi commerciali, la Ferrari potrebbe avere tutt'altra faccia. Un peso politico pesantissimo. Importante. Mondiale.
E gli equilibri potrebbero essere spostati. Come é successo prima con Red Bull e poi con Mercedes. Si anche Mercedes. Non anticipo quello che é stato sotto gli occhi di tutti.
Manovre antisportive, non v'è dubbio. Ma tutto è passabile fino a quando non si ridicolizza l'Istituzione che rappresenta la Ferrari. Ed allora che i giochi abbiano inizio.
Ed ecco che Montezemolo esce di scena.
Il Presidente è stato, è, e sara la Ferrari. Soprattutto perché la sua condotta ha salvaguardato l'identità aziendale del marchio.
Tutti sanno che nel Mondo la Ferrari rappresenta l'Eccellenza. In tutti i sensi.
Diciamo che gli ideali nobili e leali del caro Presidente Montezemolo non potevano più nulla in un sistema F1 divenuto "cattivo", vedi post "LA SALVAGUARDIA". Sono serio.
Poi le volontà di agenti esterni l'hanno richiesto in altro luogo. Per risollevare Alitalia, a quanto si dice, come l'Avvocato ha saputo brillantemente fare con Ferrari e Fiat poi. Prima di Marchionne.
Chiuso il cerchio.
Provoco. Butto qui. Senza sapere e senza riscontri. Libero le mie sensazioni. Chiedo venia a chi sapesse più e meglio di me "poltronista" appassionato.
Gianluca Langella.