ORARI TV
SKYSPORTF1HD
Giovedi 20 Maggio

Libere 1 Ore 11:30 - Libere 2 Ore 15:00
Sabato 22 Maggio
Libere 3 Ore 12:00 - Qualifiche Ore 15:00
Domenica 23 Maggio
Gara Ore 15:00

DATI CIRCUITO
umero di giri 78
Lunghezza circuito 3.337 km
Distanza di gara 260.286 km
Giro record 1:14.260
Max Verstappen (2018)
ALBO D'ORO PILOTI
VITTORIE
Schumacher, Hamilton 6
Prost, Mansell, Hakkinen 3
Senna, Räikkönen, Alonso 2
Vettel, Verstappen 1
Button, Rosberg 1

POLE POSITION
Schumacher 7
Hamilton 6
Senna 4
Häkkinen, Räikkönen, Rosberg 2
Mansell, Prost, Alonso 1
ALBO D'ORO COSTRUTTORI
VITTORIE
Ferrari 12
McLaren 8
Williams, Mercedes 7
Lotus 6
Red Bull 3
Renault 1

POLE POSITION
Ferrari 13
Mercedes 9
McLaren 8
Williams 6
Lotus 5
Red Bull 2
Renault 1

“Un altro muro”
Formula 1 San Marino 1995: Un anno dopo, paura per Schumi


san marino 1995 f1 imola schumacher redf1gp| F1, Start GP San Marino 1995 - Foto by Motorsport Images |
Un anno dopo la “tragedia di Imola”, quella che ha portato via Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, la F1 è dominata da un giovane tedesco già campione del mondo: Michael Schumacher. È al terzo appuntamento iridato, ancora una volta sul circuito imolese, che ricordi e nostalgie si mescolano oscurando la rivalità tra il tedesco iridato e il suo acerrimo rivale di quegli anni, Damon Hill su Williams-Renault.



I
mola 1995. The show must go on. A distanza di un anno, il circus della F1 torna a Imola. La classe regina del motorsport è cresciuta molto da quel week-end che sembra distante anni luce, sebbene sia rimasto così vicino nei cuori spezzati della gente, migliorando la sicurezza in pista e ai box e imparando, con dolore, a stare senza Ayrton. Il 1994 ha incoronato un nuovo imperatore, ma non mancano le polemiche.

Damon Hill, “erede” in Williams di Senna, ha perso il titolo ’94 per un soffio, dopo il contatto con Schumacher ad Adelaide. Il ’95 è, sia per l’inglese che per il tedesco, l’anno fatidico: dentro o fuori, campione o perdente. E Schumacher, dopo una vittoria e un terzo posto nelle prime due gare del mondiale, ottiene a Imola la sua sesta pole in carriera.
La nuova Benetton è una versione ancora più performante e stabile dell’ottima B194 dell’anno precedente, con in più un motore Renault in sostituzione del vecchio Ford. Con le due vetture più forti “motorizzate francese”, si preannuncia una sfida ardua per la Williams e si sogna un ipotetico universo alternativo in cui, su quelle due monoposto, si scontrano Michael e Ayrton.

La gara imolese ’95 parte bene per Schumi. Pista umida e veloce: esattamente ciò di cui ha bisogno il Kaiser per distanziare gli avversari. Poi, al decimo giro, l’ombra della paura torna a coprire Imola per istanti che sembrano infiniti: dalle bandiere gialle la telecamera si sposta sui rottami della B195 di Schumacher. Il replay ci racconta la storia dell’incidente: un errore alla Piratella, l’incontro ravvicinato con un altro muro bianco così simile a quello dell’ormai ex curva del Tamburello.

Un déjà-vu: un timore reverenziale verso la signora vestita di nero e l’idea di una F1 macchiata dal peccato e irreversibilmente maledetta. Poi il sospiro di sollievo: Michael sta bene. La sicurezza, nel 1995, non vuol vedere morire i suoi figli. E Michael sarebbe uscito più o meno indenne anche da un altro incidente, anche peggiore, a Silverstone, quattro anni più tardi. Un paradosso amarissimo, se si pensa al tiro infame che la vita gli ha riservato su una pista da sci in quel bastardo inverno di otto anni fa.
Chissà a cosa pensa Mick, nei giorni che lo separano dalla sua prima volta a Imola, teatro di successi ma anche di dolore per suo padre. In contesto dove l’insufficienza tecnica dell’attuale vettura Haas metterebbe i due piloti di Günther Steiner sotto i riflettori mediatici, il figlio d’arte potrà ancora battere il suo compagno di banco Mazepin, complice l’umiltà e un carisma misurabile – come fu per il papà – non dalle interviste ma dall’applicazione delle risorse tecnico-umane in pista.

La seconda edizione del GP dell’Emilia-Romagna sta arrivando, per servire una F1 che ha ritrovato, nel 2021, nomi di prestigio e soprattutto una grande rivalità. In fondo ogni sfida tra i piloti, per evitare l’ultimo posto in griglia o valida per il titolo iridato, ha sempre un fascino speciale e ricorda quel duello antico che, come un orologio rotto, si è fermato alle 14:16 del 1° maggio 1994 e non è mai più ripartito.

Le atmosfere sono diverse. Del resto, sono passati ventisei anni da quella domenica imolese di rinascita per la F1, quando con una vittoria insperata Damon Hill lasciò intendere di poter lottare ancora per il titolo. Allora fu scortato al traguardo dalle due Ferrari. Una magra speranza, quella di rivedere il Cavallino almeno sul podio nella gara sanmarinese, che si ripropone anche quest’anno sotto "mentite" spoglie.

Claudio Santoro.

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