ORARI TV
SKYSPORTF1HD
Giovedi 20 Maggio

Libere 1 Ore 11:30 - Libere 2 Ore 15:00
Sabato 22 Maggio
Libere 3 Ore 12:00 - Qualifiche Ore 15:00
Domenica 23 Maggio
Gara Ore 15:00

DATI CIRCUITO
umero di giri 78
Lunghezza circuito 3.337 km
Distanza di gara 260.286 km
Giro record 1:14.260
Max Verstappen (2018)
ALBO D'ORO PILOTI
VITTORIE
Schumacher, Hamilton 6
Prost, Mansell, Hakkinen 3
Senna, Räikkönen, Alonso 2
Vettel, Verstappen 1
Button, Rosberg 1

POLE POSITION
Schumacher 7
Hamilton 6
Senna 4
Häkkinen, Räikkönen, Rosberg 2
Mansell, Prost, Alonso 1
ALBO D'ORO COSTRUTTORI
VITTORIE
Ferrari 12
McLaren 8
Williams, Mercedes 7
Lotus 6
Red Bull 3
Renault 1

POLE POSITION
Ferrari 13
Mercedes 9
McLaren 8
Williams 6
Lotus 5
Red Bull 2
Renault 1

Verità inglesi




Nel relativamente lontano 2011 si assistette ad un Dominio di Sebastian Vettel e della sua Red Bull RB7. 
Furono 12 su 19 le Vittorie Red Bull di cui una di Mark Webber.
Furono 6 su 19 le Vittorie McLaren ripartite equamente tra Button ed Hamilton, vedi post "NICO(LE) & LEWIS".
E furono 1 su 19 le vittorie della Ferrari con Fernando Alonso. 

Proprio questa unica Vittoria costituisce il fulcro fondamentale di questo post e del mondiale 2011, ed anche di quelli successivi, fino ad arrivare alla stagione in corso. 

Mettiamo un po di ordine. 

Dall'intuizione del doppio diffusore, valsa il mondiale a Brawn GP del 2009, Newey adottò la stessa soluzione in corsa. 
Ma dovette adattarla al retrotreno della RB5. 
Newey reintrodusse, dopo anni, la sospensione pull-road al posteriore. La vettura era di conseguenza molto bassa al retrotreno. E questo gli richiese uno studio più lungo per installare il doppio diffusore. 
Alla fine vi riuscì con ottimi risultati, ma era troppo tardi per riuscire a strappare quel titolo alla Brawn GP ed a Janson Button. 

Nel 2010 Newey perfezionò ulteriormente il particolare del doppio diffusore tanto da impostare il progetto delle monoposto sul massimo sfruttamento di questa soluzione aerodinamica. 
Il regolamento di quegli anni si rivelò favorevole alle monoposto aventi elevatissima efficienza aerodinamica, pur contemplando misure molto restrittive sull'aerodinamica. E l'unica area della monoposto dimenticata dalle restrizioni era il fondo al retrotreno. 

Merito o colpo di fortuna di Newey, quella del doppio diffusore si dimostrò la strada vincente e l'unica percorribile per avere una vettura imbattibile. Verso fine 2010 gli sviluppi al doppio diffusore Red Bull restituirono un incremento esponenziale del carico aerodinamico generato dal fondo vettura visto l'ausilio del soffiaggio dei gas di scarico nel doppio diffusore.
Questa evoluzione trovò il completamento nella RB7 del 2011. 

Tutti cercarono di adottare questa diavoleria aerodinamica, e solo la McLaren raggiunse un discreto risultato. 

La Ferrari non riuscì a dotare la 150° Italia di un sistema all'altezza di Reb Bull e McLaren, vedi post "EFFETTI COLLATERALI". 

Ed ecco la beneamata FIA: in occasione del GP di Gran Bretagna, il delegato FIA Charlie Whiting decise che l'effetto di soffiaggio dei gas di scarico dovesse essere ridotto al solo 10% in quanto tale soluzione tecnica contravveniva al regolamento tecnico. A stagione inoltrata?
Manovra che credo fu attuata per rimescolare le carte di un Mondiale già della Red Bull, un pò come è ora per la Mercedes.

Il risultato fu eccellente. 


La Red Bull rientrò nei ranghi. Come di incanto la 150° Italia diventò competitivissima. A tal punto di consentire a Fernando di stravincere il Gran Premio con un passo gara superiore di quasi 1 secondo al giro a quello Red Bull.

Numericamente parlando la Red Bull passò da -1 secondo di passo al giro a +1 secondo. Un delta di 2 secondi. Una differenza pazzesca.
Questo idillio Rosso durò solo per quel GP. Infatti la Red Bull si fece sentire duramente. E per il GP successivo la FIA ristabilì il regolamento precedente al GP di Gran Bretagna.

In quel GP si decise che per le stagioni successive gli scarichi dovessero essere posizionati in posizione alta, in modo da evitare l'utilizzo del soffiaggio dei gas di scarico. Cosa che a nulla servì, poiche Newey riuscì ad aggirare questo vincolo regolamentare ed a riproporre lo stesso effetto pur avendo gli scarichi in posizione regolamentare. Questo fino alla stagione 2013 compresa.


Ed ora che col regolamento 2014 questa soluzione è assolutamente inapplicabile, ecco che la Red Bull ha sì, una ottima monoposto, ma che non ha più quelle prestazioni eccezionali rispetto al resto del gruppo.


La Mercedes invece lo è in quanto ha realizzato un progetto in cui ogni parte della monoposto è prestazionalmente eccellente. Un pò come le Ferrari dell'epoca d'oro, vedi post "LA FARFALLA".


Quel GP Inglese mostrò la verità sulla Red Bull. Il rischio di incentrare il progetto della monoposto sulla massimizzazione di un aspetto aerodinamico, libero, era calcolato. La Red Bull aveva, ed ha tutt'ora, un grande peso politico vista l'ingente mole di denaro che fa confluire in Formula 1, vedi post "EQUILIBRI".

Per questo potè fare la voce grossa, e non solo in questa occasione.
Era calcolato perchè il regolamento tecnico del 2009 lo ha permesso. Regolamento che portò ad un altro Dominio, altro che SPETTACOLO, vedi post "DA QUEL 2004".

Gianluca Langella.

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