ORARI TV
SKYSPORTF1HD
Giovedi 20 Maggio

Libere 1 Ore 11:30 - Libere 2 Ore 15:00
Sabato 22 Maggio
Libere 3 Ore 12:00 - Qualifiche Ore 15:00
Domenica 23 Maggio
Gara Ore 15:00

DATI CIRCUITO
umero di giri 78
Lunghezza circuito 3.337 km
Distanza di gara 260.286 km
Giro record 1:14.260
Max Verstappen (2018)
ALBO D'ORO PILOTI
VITTORIE
Schumacher, Hamilton 6
Prost, Mansell, Hakkinen 3
Senna, Räikkönen, Alonso 2
Vettel, Verstappen 1
Button, Rosberg 1

POLE POSITION
Schumacher 7
Hamilton 6
Senna 4
Häkkinen, Räikkönen, Rosberg 2
Mansell, Prost, Alonso 1
ALBO D'ORO COSTRUTTORI
VITTORIE
Ferrari 12
McLaren 8
Williams, Mercedes 7
Lotus 6
Red Bull 3
Renault 1

POLE POSITION
Ferrari 13
Mercedes 9
McLaren 8
Williams 6
Lotus 5
Red Bull 2
Renault 1

“Vittoria inattesa”
Formula 1 Spagna 2012: Materia da scommessa


Il Gran Premio di Spagna 2012 fu teatro della prima, ed unica, affermazione di un pilota venezuelano in Formula 1. Pastor Maldonado vinceva ai danni della Ferrari F2012 di Fernando Alonso.


A volte il destino fa capolino da subito, indicando velatamente cosa ha riservato come risoluzione degli eventi. Infatti, sebbene a posteriori, tutto era tangibile sin dal sabato in quel di Barcellona 2012. La presenza nei piani alti di un outsider, nelle ultime libere e poi in qualifica, poteva offrire vincente materia per una scommessa.

L'outsider di turno era rappresentato dalla Williams, allora motorizzata Renault, di Pastor Maldonado. 
Williams che dai tempi della partnership con BMW, inizio anni 2000, non "toccava palla". Anni bui, sconcertanti. Momenti di prolungata agonia, in cui il glorioso Team di Grove era lontanissimo dai fasti di un tempo. Un po' per l'avvento dei costruttori, un po' per il conseguente abbandono di motoristi indipendenti, la realtà dei cosiddetti "Garagisti" era divenuta, sempre più, una mera illusione. Tanto quanto oggi.

Pastor Maldonado, un pilota, forse, sottovalutato, un bravissimo ragazzo, nativo di una terra difficile. Approdava qualche anno prima in Formula 1 grazie ad un buon talento, ed una più che modesta figura in GP2. Nonché pupillo dell'allora Hugo Chavez, presidente del Venezuela, che era stato il finanziatore di tutta la sua carriera. Un pilota molto dirompente, eccessivamente generoso, tanto da passare ai posteri per le sue bischerate in pista. Non si dimostrò accorto neanche in una esibizione in patria, dove impattò con la monoposto in un lampione nel mentre dello show. Atti, talvolta pericolosi, passati alla storia come le famose Maldonadade. Fatti che ne identificano, ancora oggi, in maniera riduttiva la sua carriera, nonostante i pur rarissimi momenti positivi. Un pilota che necessitava di supporto, fiducia, di qualche opportunità in più, visto l'aver dimostrato, seppur in quell'unica occasione spagnola, di saper vincere anche in Formula 1. Alternativa accettabile, se si rapporta quel Pastor, a qualche giovane pilota di oggi. Di certo ha dato prova di onestà intellettuale, gentilezza e disponibilità, volontà e dedizione al lavoro. Il tutto, restando soprattutto, un ragazzo semplice e sincero, di cuore, senza superbia né malizia.

La vittoria avvenne in un weekend dove sembrava correre da Campione, privo di Maldonadade, senza errori o incertezze. Una affermazione consistente e convincente a seguito di una condotta tattica e strategica inappuntabile. Un epilogo festoso per tutti. Del resto, la vittoria di una Williams non poteva destare alcuna preoccupazione per i contendenti di quel mondiale.
Alonso era uno di questi, e in quell'occasione il trasparente Pastor gli fregò 7 punti mondiali. Punti persi che, sul momento, sembravano di rilevanza nulla, vista la felicità contagiosa che pervase tutti nel vedere la pura e straripante gioia del venezuelano. Punti persi nonostante un marcamento in pista di quella Williams-Renault, in un epoca dove, anche la inesistente differenza prestazionale tra i propulsori, privava i piloti di una ulteriore arma per tentare un sorpasso vero.

Una sconfitta Ferrari figlia di indiscutibili meriti altrui, nonostante i possibili alibi o giustificazioni del caso. Un successo, seppur estemporaneo, del Pastor di Venezuela, che ha contribuito all'esito di quel Mondiale del 2012.
Un campionato che si concludeva in Brasile a favore di Sebastian Vettel, con appena 3 punti di scarto in classifica finale su Alonso. 
L'ultima occasione che lo spagnolo di Oviedo ha avuto, e che si è concesso, poi, di divenire Campione del Mondo per la terza volta con la Leggenda delle corse. La Ferrari.

Gianluca Langella.

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