La settimana della 24h di Le Mans, una delle gare della famosa Triple Crown. Ci riprova Fernando Alonso ad aggiungere il secondo tassello alla triade del motorsport, dopo la sfortunata Indy 500 del 2017. Su una Toyota, l'unica LMP1 rimasta nel WEC, una location francese dalla quale sono giunte parole delle più classiche del repertorio oratorio asturiano.
Fernando ha dichiarato che è meglio avere solo due titoli ma meritati, invece che averne di più ed essere criticato dalla gente. Dichiarazioni discutibili, di un pilota consapevole delle proprie scelte errate. Meglio far parlare la pista, magari già questo weekend a Le Mans.
Il 2018 doveva essere l'anno buono: quello giusto per rivedere, finalmente, la Mclaren nei piani alti della Formula 1. E invece no, sono ancora lì, ai piedi della zona punti, a giocarsi le briciole che i grandi lasciano ai team minori. Era tutta colpa della Honda se non si vinceva più, dicevano Alonso & Co..
Ora che la Honda ha messo le ali andando in Toro Rosso non è cambiato poi molto in quel di Woking, anzi: Pierre Gasly è riuscito a portare a casa 18 punti, l'asturiano solo 32. Poca differenza, poca roba per uno che si vanta di avere due titoli meritati e vorrebbe puntare sempre in alto.
Alonso appunto, in questo weekend impegnato nella 24 Ore di Le Mans e che tanto fa discutere nelle dichiarazioni: "In un certo senso è meglio così (avere solo due titoli, ndr). Non sarei felice se avessi molti trofei a casa e la gente pensasse che non li ho meritati, sarebbe ancora più difficile".
Difficile cogliere il senso di queste parole. Ma come, un pilota non corre per vincere? La sensazione è che il buon Nando ormai cerchi di far parlare di sè più tramite i microfoni che tramite le prestazioni in pista. Proprio lui, ritenuto da molti il miglior talento post Schumacher ma cacciatosi in un turbinio di scelte errate, dissapori, scontri caratteriali che ne hanno tarpato la carriera.
E il passaggio di Mclaren a Renault si è rivelata l'ennesima aspettativa sbagliata, forse l'ultima che lo porterà ad abbandonare il Circus. Lasciando il mito McLaren in una condizione pressoché simile a quando decise di rimettersi al servizio del non amato Ron Dennis.
Alonso appunto, in questo weekend impegnato nella 24 Ore di Le Mans e che tanto fa discutere nelle dichiarazioni: "In un certo senso è meglio così (avere solo due titoli, ndr). Non sarei felice se avessi molti trofei a casa e la gente pensasse che non li ho meritati, sarebbe ancora più difficile".
Difficile cogliere il senso di queste parole. Ma come, un pilota non corre per vincere? La sensazione è che il buon Nando ormai cerchi di far parlare di sè più tramite i microfoni che tramite le prestazioni in pista. Proprio lui, ritenuto da molti il miglior talento post Schumacher ma cacciatosi in un turbinio di scelte errate, dissapori, scontri caratteriali che ne hanno tarpato la carriera.
E il passaggio di Mclaren a Renault si è rivelata l'ennesima aspettativa sbagliata, forse l'ultima che lo porterà ad abbandonare il Circus. Lasciando il mito McLaren in una condizione pressoché simile a quando decise di rimettersi al servizio del non amato Ron Dennis.
Fernando, in Italia ti abbiamo amato tanto, il che vale ancora molti oggi. Ma certe parole no, sanno di favola antica, quella di Esopo, in età romana attribuita a Fedro. Quel simpatico racconto che come morale restituisce l'abitudine nel disprezzare ciò che non si riesce ad ottenere. Un mentire nel mentire sulle proprie debolezze, un nascondere le proprie pecche.
Vogliamo vederti vincente in pista, e siamo sicuri che a Le Mans ci regalerai uno spettacolo degno di te, l'ennesimo passo per entrare a modo tuo nella storia del motorsport. Suvvia, rilassarsi. Basta immedesimarsi in quella volpe che non arriva all'uva e dice che è acerba.
Christian Caramia.
Follow @redf1gp
Vogliamo vederti vincente in pista, e siamo sicuri che a Le Mans ci regalerai uno spettacolo degno di te, l'ennesimo passo per entrare a modo tuo nella storia del motorsport. Suvvia, rilassarsi. Basta immedesimarsi in quella volpe che non arriva all'uva e dice che è acerba.
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