Aerodinamica e sicurezza. Queste le mosse della nuova governance F1, del caro vecchio Ross James Brawn in qualità di direttore generale e responsabile sportivo del progetto Formula 1. Tutto per lo spettacolo, la chimera di Ecclestone, passata oggi sulle spalle di Liberty Media. Forse, un non problema per gli appassionati veri.
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uova F1, vecchi difetti. Finito, forse, il dominio Mercedes, continuano a piovere critiche sulla F1 dopo ogni Gran Premio. Quest’anno, il campionato di Formula 1 è spesso caratterizzato da gare noiose durante le quali gli appassionati aspettano i pit stop per osservare qualche cambio di posizione.
I sorpassi in pista sono sempre meno e le limitazioni del regolamento hanno spinto i team ad adottare soluzioni aerodinamiche sempre più raffinate. Se in passato il cosiddetto "effetto scia" favoriva i sorpassi, oggi risultano prevalenti gli svantaggi di questo fenomeno. Infatti, a causa dell’aumento delle superfici aerodinamiche, la vettura che segue, pur guadagnando velocità in rettilineo, soffre maggiormente in velocità di percorrenza in curva e a causa della minore portata di aria fresca sarà soggetta a un surriscaldamento degli ormai sensibilissimi pneumatici e del motore.
Per questi motivi vediamo spesso piloti che si distanziano dalla monoposto che li precede e, conseguentemente, i tentativi di sorpasso e i duelli, che sono tra gli aspetti peculiari della F1, sono notevolmente diminuiti. È pur vero che, come alcuni sostengono "i sorpassi non sono l’unica cosa che conta", ma sfido a trovare aspetti che rendono emozionante questo campionato.
I sorpassi in pista sono sempre meno e le limitazioni del regolamento hanno spinto i team ad adottare soluzioni aerodinamiche sempre più raffinate. Se in passato il cosiddetto "effetto scia" favoriva i sorpassi, oggi risultano prevalenti gli svantaggi di questo fenomeno. Infatti, a causa dell’aumento delle superfici aerodinamiche, la vettura che segue, pur guadagnando velocità in rettilineo, soffre maggiormente in velocità di percorrenza in curva e a causa della minore portata di aria fresca sarà soggetta a un surriscaldamento degli ormai sensibilissimi pneumatici e del motore.
Per questi motivi vediamo spesso piloti che si distanziano dalla monoposto che li precede e, conseguentemente, i tentativi di sorpasso e i duelli, che sono tra gli aspetti peculiari della F1, sono notevolmente diminuiti. È pur vero che, come alcuni sostengono "i sorpassi non sono l’unica cosa che conta", ma sfido a trovare aspetti che rendono emozionante questo campionato.
La FIA, spinta anche dai nuovi proprietari americani, abituati a sport più spettacolari dell’attuale F1, ha deciso di varare una breve serie di modifiche al regolamento per il campionato 2019.
La quantità massima di carburante che potrà imbarcare una vettura al via è aumentata da 105kg a 110kg. Questa modifica, come sostiene la FIA, dovrebbe permettere ai piloti di disporre di mappature del motore più aggressive e, conseguentemente, di sferrare un maggior numero di attacchi.
I limiti per il peso della vettura non riguarderanno più il peso complessivo di auto e pilota. Oggi queste regole rappresentano uno svantaggio per i piloti più robusti poiché, per rientrare nel peso massimo, costringono gli ingegneri a scendere a compromessi per il bilanciamento della vettura, e i piloti a limitare l'assunzione di calorie (a scapito delle loro performance).
I piloti dovranno indossare guanti con sensori biometrici cosicché i team possano essere informati in tempo reale sulla salute del pilota. Oggi, dopo alcuni incidenti, non è possibile avere velocemente informazioni sulle condizioni del pilota e, dunque, gli interventi di primo soccorso possono risultare inefficaci. Questa nuova tecnologia permetterà al team medico di intervenire in maniera mirata prevenendo un eventuale peggioramento della condizione del pilota.
Non sembrano sostanziali nemmeno le modifiche all’aerodinamica, responsabile della maggior difficoltà di compiere un sorpasso e del grande divario tra i tre top team e tutti gli altri. I top team possono infatti spendere tante risorse nello sviluppo dell’aerodinamica in galleria del vento e, a parità di motore, risultano spesso un secondo al giro più veloci delle vetture "clienti".
La quantità massima di carburante che potrà imbarcare una vettura al via è aumentata da 105kg a 110kg. Questa modifica, come sostiene la FIA, dovrebbe permettere ai piloti di disporre di mappature del motore più aggressive e, conseguentemente, di sferrare un maggior numero di attacchi.
I limiti per il peso della vettura non riguarderanno più il peso complessivo di auto e pilota. Oggi queste regole rappresentano uno svantaggio per i piloti più robusti poiché, per rientrare nel peso massimo, costringono gli ingegneri a scendere a compromessi per il bilanciamento della vettura, e i piloti a limitare l'assunzione di calorie (a scapito delle loro performance).
I piloti dovranno indossare guanti con sensori biometrici cosicché i team possano essere informati in tempo reale sulla salute del pilota. Oggi, dopo alcuni incidenti, non è possibile avere velocemente informazioni sulle condizioni del pilota e, dunque, gli interventi di primo soccorso possono risultare inefficaci. Questa nuova tecnologia permetterà al team medico di intervenire in maniera mirata prevenendo un eventuale peggioramento della condizione del pilota.
Non sembrano sostanziali nemmeno le modifiche all’aerodinamica, responsabile della maggior difficoltà di compiere un sorpasso e del grande divario tra i tre top team e tutti gli altri. I top team possono infatti spendere tante risorse nello sviluppo dell’aerodinamica in galleria del vento e, a parità di motore, risultano spesso un secondo al giro più veloci delle vetture "clienti".
Si è cercato di rimuovere molte appendici aerodinamiche e rendere meno complesse alcune zone della vettura. In particolare, i due alettoni sono stati semplificati (rimuovendo i flap nella parte superiore dell'ala anteriore e le branchie orizzontali dell'ala posteriore) e ingranditi in larghezza e altezza (ne risulta un DRS più efficace di circa il 30%), e sono state rivisitate le norme per la zona dei condotti di raffreddamento dei freni. I barge board sono stati avanzati di 100mm e la loro altezza è stata ridotta di 150mm per influenzare meno il flusso dell’aria nella parte superiore della vettura. L’obiettivo è quello di spostare parte dei flussi verso il fondo delle vetture e di ridurre le turbolenze generate dalle numerose appendici aerodinamiche, così da disturbare meno le vetture che si trovano in scia.
Tuttavia, tutto questo potrebbe non essere sufficiente a rendere nuovamente esaltanti le gare di F1. Questa serie di modifiche probabilmente non stravolgerà gli equilibri e alcuni degli aspetti più criticati da noi fan non sono stati ancora discussi con i team manager. Ad esempio, in caso di pioggia la regola del parco chiuso non permette alle scuderie di fornire al pilota un assetto da bagnato, e così le gare risultano inutilmente pericolose, e a volte noiose, poiché disputate sotto giri e giri di safety car, o addirittura interrotte e rinviate di ore.
Abbiamo poi spesso assistito a situazioni di pericolo durante i pit stop. Forse diminuire il numero dei meccanici intorno alla vettura potrebbe non solo aumentare la sicurezza, ma anche rendere più interessante la gara, aumentando il tempo che può essere guadagnato o perso durante l’operazione di cambio gomme come avviene, con successo, in altri campionati.
Tuttavia, tutto questo potrebbe non essere sufficiente a rendere nuovamente esaltanti le gare di F1. Questa serie di modifiche probabilmente non stravolgerà gli equilibri e alcuni degli aspetti più criticati da noi fan non sono stati ancora discussi con i team manager. Ad esempio, in caso di pioggia la regola del parco chiuso non permette alle scuderie di fornire al pilota un assetto da bagnato, e così le gare risultano inutilmente pericolose, e a volte noiose, poiché disputate sotto giri e giri di safety car, o addirittura interrotte e rinviate di ore.
Abbiamo poi spesso assistito a situazioni di pericolo durante i pit stop. Forse diminuire il numero dei meccanici intorno alla vettura potrebbe non solo aumentare la sicurezza, ma anche rendere più interessante la gara, aumentando il tempo che può essere guadagnato o perso durante l’operazione di cambio gomme come avviene, con successo, in altri campionati.
Inoltre, questi regolamenti così rigidi non permettono agli ingegneri di esprimere al meglio la loro fantasia. Se in passato ogni team poteva essere riconosciuto per le ardite soluzioni proposte dai suoi ingegneri, oggi le differenze tra le vetture sono così sottili che non possono essere colte dalla maggior parte degli spettatori.
La speranza è che Liberty Media imbocchi la strada giusta per cambiare uno sport amato da tante persone, ma che forse negli ultimi anni ha disaffezionato e disilluso molti.
Non c’è bisogno di una spettacolarizzazione estrema, né bisogna provare a far avvicinare persone che con il motorsport non c’entrano nulla. Occorre fare autocritica e prendere spunto da altri campionati, così da far avvicinare alla F1 altre case automobilistiche e, soprattutto, nuovi fan.
Federico Di Lorenzo.
Follow @redf1gp
La speranza è che Liberty Media imbocchi la strada giusta per cambiare uno sport amato da tante persone, ma che forse negli ultimi anni ha disaffezionato e disilluso molti.
Non c’è bisogno di una spettacolarizzazione estrema, né bisogna provare a far avvicinare persone che con il motorsport non c’entrano nulla. Occorre fare autocritica e prendere spunto da altri campionati, così da far avvicinare alla F1 altre case automobilistiche e, soprattutto, nuovi fan.
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