ORARI TV
SKYSPORTF1HD
Giovedi 20 Maggio

Libere 1 Ore 11:30 - Libere 2 Ore 15:00
Sabato 22 Maggio
Libere 3 Ore 12:00 - Qualifiche Ore 15:00
Domenica 23 Maggio
Gara Ore 15:00

DATI CIRCUITO
umero di giri 78
Lunghezza circuito 3.337 km
Distanza di gara 260.286 km
Giro record 1:14.260
Max Verstappen (2018)
ALBO D'ORO PILOTI
VITTORIE
Schumacher, Hamilton 6
Prost, Mansell, Hakkinen 3
Senna, Räikkönen, Alonso 2
Vettel, Verstappen 1
Button, Rosberg 1

POLE POSITION
Schumacher 7
Hamilton 6
Senna 4
Häkkinen, Räikkönen, Rosberg 2
Mansell, Prost, Alonso 1
ALBO D'ORO COSTRUTTORI
VITTORIE
Ferrari 12
McLaren 8
Williams, Mercedes 7
Lotus 6
Red Bull 3
Renault 1

POLE POSITION
Ferrari 13
Mercedes 9
McLaren 8
Williams 6
Lotus 5
Red Bull 2
Renault 1

“Le ragioni di un connubio”
Formula 1 Sebastian Vettel ed il nodo Daniel Ricciardo


knockout f1 sebastian vettel daniel ricciardo ferrari| Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo - FOTO BY SPORT.DE |
Sebastian Vettel attanagliato da dubbi sulla convivenza con uno come Daniel Ricciardo. Questo, il sunto dell'opinione pubblica sulle sicurezze del quattro volte iridato, del primo attore in rosso in virtù di una scelta Ferrari prioritaria per il dopo Raikkonen che potrebbe contemplare l'australiano, una delle punte di diamante di questa Formula 1 moderna e problematica.



"Two is meglio che one "

Tra i nomi papabili in Ferrari per il dopo Kimi – il quale sta lentamente assumendo le sembianze di un’immortale simbolo rosso; investitura che, al di là delle prestazioni altalenanti, meriterebbe come nessun altro oggi – spunta quello di Daniel Ricciardo.

È il più veloce tra i piloti liberi e graditi dalla Ferrari, lo staccatore migliore nel circus, è affidabile ed è ancora relativamente giovane (28 anni, su, l’età in cui Senna vinse il suo primo titolo).
E in più piace: caratterialmente più simile a un italiano da bar che a un australiano da surf, il buon Ricciardo potrebbe trovare facilmente spazio nel cuore degli appassionati rossi.
Il dubbio? Uno solo. Sebastian Vettel. Quello che sta tentando ormai da quattro anni di riportare il titolo a Maranello.

La domanda è: Vettel gradirebbe (sopporterebbe) Ricciardo in squadra?
Parliamoci chiaro: Daniel ha i numeri (più che sulla carta, nel piede e nelle mani) per pretendere una vettura competitiva; in più si è guadagnato il sacrosanto diritto di non essere una seconda guida. E qui si ritorna alla questione amletico-rossa di sempre: a Maranello sono pronti per lasciar liberi due piloti di alto calibro? La Ferrari è disposta a investire economicamente sullo sviluppo di una vettura che valorizzi entrambi i suoi uomini al volante? La risposta non ce l’abbiamo. O meglio, ne abbiamo una, che è quella che ci ha tramandato la storia: no, non lo è. E soprattutto non vuole esserlo.

Ma proviamo a ragionare in altri termini.
La Ferrari ha bisogno di due piloti capaci di lottare per il titolo mondiale? La risposta è sì. Qualche “contro” c’è, lo sappiamo, due galli in un pollaio si rubano il cibo-punti. Ma i “pro” sono di più: due piloti carismatici e pronti a tutto pur di battere la concorrenza; due piloti estremamente talentuosi. Due vincenti in grado di dare alla Ferrari un’immagine rinnovata, più fresca e divertente anche fuori dalla pista. In Ricciardo forse risiede l’erede naturale (per quanto diverso in termini caratteriali) di un personaggio come Raikkonen.

La Ferrari pensa di non poterlo fare.
La Ferrari dovrebbe farlo.
La Ferrari lo farà?

Non è da escludere che possa essere proprio la parola di Vettel a sciogliere il nodo. Sì, d’accordo, i campioni sono egocentrici, i campioni non vogliono i loro rivali a più di un chilometro di distanza in pista, figuriamoci ritrovarsi un avversario dentro casa, al ristorante coi meccanici, ai box, al bagno con la porta chiusa quando scappa. Ma certi campioni, proprio perché egocentrici, amano le sfide.

E Vettel (che non ha ancora vinto il mondiale in Ferrari) potrebbe accettare questo guanto, per dimostrare di essere il più forte. Per dimostrare che è lui a fare la differenza in Ferrari. E per riscattarsi di quell’annata (2014) in cui Ricciardo, per cause e concause enigmatiche, è riuscito a stargli davanti nella classifica finale vincendo ben tre gare.
Per togliere il dubbio agli scettici. In un modo o in un altro.
"Seb-Daniel, convivenza difficile "

Daniel Ricciardo è una suggestione, un'ipotesi concreta per molti, che al momento però non sembra potersi realizzare facilmente.

In Ferrari, si sa, almeno da 20 anni a questa parte, mal si sopportano due galli in un pollaio. Si preferisce puntare tutto su un pilota affiancato da una buona seconda guida (unica eccezione forse il periodo 2007-2009). Un modus operandi che già sulla carta sbarrerebbe le porte di Maranello al forte australiano che invece tanto bene farebbe alla causa ferrarista.

E anche se Arrivabene & Co. decidessero di rubare Ricciardo alla concorrenza bibitara, il buon Vettel sarebbe d'accordo? Io credo di no, o comunque non resterebbe zitto senza dire la sua.

I due hanno già convissuto nel 2014, ultimo anno di Sebastian in Red Bull. Allora già si parlava di una sua sofferenza verso Daniel, dopo 4 titoli di fila che avevano permesso al tedeschino di diventare il cocco di casa. Nelle quattro stagioni in Rosso Vettel ha avuto poi Raikkonen come scudiero fidato.

Un campione del mondo sempre a disposizione del compagno in nome di un vero legame d'amicizia fuori la pista, sempre a servizio del team, anche quando in condizioni di vincere. Rare occasioni in cui il buon Kimi ha dovuto sostenere la classifica del #5, di concerto col box rosso.

Finora la Ferrari ha puntato tutto su Vettel, e prendere Ricciardo da un lato rafforzerebbe decisamente la coppia piloti, dall'altro potrebbe non andare a genio al fenomeno di Heppenheim.

Un pilota ha bisogno di essere anche un po' coccolato e viziato per poter andare forte, un po' quello che sta accadendo in Mercedes con Lewis Hamilton, ed un'eventuale arrivo del #3 potrebbe minare le sicurezze di un Vettel, sin qui, abituato a recitare il ruolo della primadonna.

La Redazione.

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