Una gara tutta d'attacco quella Ferrari e dei suoi piloti nella storica Silverstone. Due ragazzi dal cuore d'oro, fermamente rosso, da tempo quantomeno. Due piloti in grande giornata nel GP di Gran Bretagna, nonostante qualche acciacco al collo per l'uno, una comunque gagliarda power unit solo step 1 per l'altro. Una bellissima coppia, piena di armonia. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.
Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sono due piloti tosti in pista, amici e sorridenti fuori. Sono la coppia Ferrari da ormai 4 stagioni: mai nessun accenno di polemiche, sussulti, discussioni varie.
Quando ci si chiede perché mai a Maranello rinnovino il contratto al finlandese beh, le motivazioni ve le abbiamo praticamente elencate sopra. I due sono ormai uno funzionali all'altro e questa armonia nei box permette a tutti di lavorare al meglio.
Eppure, sono stati tra i più criticati in questa prima metà di campionato. "Sbaglia troppo", si diceva di Sebastian; "è ormai bollito e non ha più nulla da dire", era l'opinione su Kimi.
I due stanno smentendo i detrattori, e alla grande. Anzi, stanno zittendo i giudizi affrettati degli haters del web.
Seb ha vinto in Gran Bretagna con una prestazione super, proprio a Silverstone nella tana del nemico. Ha riscattato al meglio l'errore del Paul Ricard, ha ripreso la testa della classifica e sta incanalando il mondiale nella direzione più naturale che potesse avere visti i valori in campo.
Kimi non è nuovo ad alti e bassi, ma che gare che sta facendo. A Zeltweg e sull'asfalto inglese la vittoria era alla sua portata senza le sbavature in avvio di GP, con annessa penalità di 10 secondi beccata ieri. È ormai vicino ai 40 ma la sensazione è che sia, così come il tedesco, in una delle fasi migliori della sua carriera. La SF71H aiuta tanto e loro riescono ad esprimersi al top.
Seb ha vinto in Gran Bretagna con una prestazione super, proprio a Silverstone nella tana del nemico. Ha riscattato al meglio l'errore del Paul Ricard, ha ripreso la testa della classifica e sta incanalando il mondiale nella direzione più naturale che potesse avere visti i valori in campo.
Kimi non è nuovo ad alti e bassi, ma che gare che sta facendo. A Zeltweg e sull'asfalto inglese la vittoria era alla sua portata senza le sbavature in avvio di GP, con annessa penalità di 10 secondi beccata ieri. È ormai vicino ai 40 ma la sensazione è che sia, così come il tedesco, in una delle fasi migliori della sua carriera. La SF71H aiuta tanto e loro riescono ad esprimersi al top.
Ecco, forse tocca cospargersi il capo di cenere. Troppe critiche per due campioni, due signori sempre (o quasi) composti a differenza del rivale Lewis Hamilton che quando sbrocca va fuori peggio di un calciatore al quale viene negato un rigore.
Sono, matematicamente entrambi i rossi, ancora in lotta per il titolo, e questa sorta di accerchiamento non rende sereno Lewis. A guardare i salti mortali per una pole stratosferica, la partenza a gambero alla domenica.
Non tocchiamo Seb e Kimi: teniamoceli stretti, facciamoli correre, non critichiamoli al primo errore. È troppo facile sentenziare stando seduti dal divano.
Christian Caramia.
Follow @redf1gp
Sono, matematicamente entrambi i rossi, ancora in lotta per il titolo, e questa sorta di accerchiamento non rende sereno Lewis. A guardare i salti mortali per una pole stratosferica, la partenza a gambero alla domenica.
Non tocchiamo Seb e Kimi: teniamoceli stretti, facciamoli correre, non critichiamoli al primo errore. È troppo facile sentenziare stando seduti dal divano.
Christian Caramia.
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