Un weekend del Paul Ricard filato via liscio, senza particolari sussulti, su una pista nuova, vecchia di Francia che pare soffrire queste vetture moderne. Poco morbida lato chance di sorpasso, poco fornita da punti di pura frenata, tranne per l'interrotto, famosissimo Mistral. Tranne per quella macchia gialla Renault dilagata ad opera di Daniel Ricciardo.
N
on c'è stato molto da raccontare dopo il Gran Premio di Le Castellet: dominio imbarazzante di Lewis Hamilton, con Valtteri Bottas in cronometrica sofferenza per il ritorno di Charles Leclerc all'ultimo giro. Una supremazia schiacciante Mercedes, dopo la parentesi canadese, dopo il fattaccio sanzionatorio comminato a Sebastian Vettel e la Ferrari.
Ultimo giro, si diceva, la gara si è ravvivata solo alla tornata 53, grazie alla lotta tra Hulkenberg, Ricciardo, Raikkonen e Norris. Un grappolo di piloti e macchine in lotta serrata, a minima distanza, pur sempre a distanza. Fino all'improvvisa guerra lampo esplosa in concomitanza del recupero della Ferrari #16 sulla seconda piazza.
Daniel ha provato l’attacco su Lando alla chicane del rettilineo del Mistral, finendo per demarcare un fuori pista nel bel mezzo del sinistra destra. Lasciando campo alla prossima Alfa Romeo di Kimi Raikkonen, aggredita e fulminata fuori pista, sulla demarcazione destra celeste dell'ultimo tratto prima della Courbe de Signes. Risultato? 10 secondi di penalità.
Ultimo giro, si diceva, la gara si è ravvivata solo alla tornata 53, grazie alla lotta tra Hulkenberg, Ricciardo, Raikkonen e Norris. Un grappolo di piloti e macchine in lotta serrata, a minima distanza, pur sempre a distanza. Fino all'improvvisa guerra lampo esplosa in concomitanza del recupero della Ferrari #16 sulla seconda piazza.
Daniel ha provato l’attacco su Lando alla chicane del rettilineo del Mistral, finendo per demarcare un fuori pista nel bel mezzo del sinistra destra. Lasciando campo alla prossima Alfa Romeo di Kimi Raikkonen, aggredita e fulminata fuori pista, sulla demarcazione destra celeste dell'ultimo tratto prima della Courbe de Signes. Risultato? 10 secondi di penalità.
Spiace vedere una Formula 1 imbrigliata da regole, penalità, ma, stavolta andiamo controcorrente. Sorpassare con due ruote fuori dalla pista non si può, lo sappiamo, lo sapevamo. Manco ci sarebbe bisogno di appellarsi al regolamento odierno per comprendere i 5 secondi di penalità per la manovra su Raikkonen.
Di certo, quella alla chicane del Mistral, in quanto a fuori pista poteva anche non valere i restanti 5 secondi inflitti. Roba rientrante nel campo dell'attuazione interpretativa di una regola, e come per il Canada, si è deciso per la punizione, senza considerare l'ovvia eventualità di un leggero lungo.
Si finisce sempre lì, su una metodologia di analisi da moviola in campo, relativamente inapplicabile per uno sport come la Formula 1. Si cerca disperatamente di favorire i sorpassi, e quelli tentati, macchiati da una piccola escursione vengono talvolta sanzionati. Fermo restante il caso indiscutibile del sorpasso, voluto, cercato fuori tracciato.
Il rischio è quello di farsi annebbiare dalle polemiche e dai complotti, dimenticando le ovvietà. La gravità sta, piuttosto, nell'aver vissuto un'emozione solo all'ultimo giro: il Circus necessita un ripensamento di molte regole, tecniche e non, per ravvivare uno spettacolo che sta facendo fuggire in molti, quantomeno dalle TV.
Christian Caramia.
Follow @redf1gp
Di certo, quella alla chicane del Mistral, in quanto a fuori pista poteva anche non valere i restanti 5 secondi inflitti. Roba rientrante nel campo dell'attuazione interpretativa di una regola, e come per il Canada, si è deciso per la punizione, senza considerare l'ovvia eventualità di un leggero lungo.
Si finisce sempre lì, su una metodologia di analisi da moviola in campo, relativamente inapplicabile per uno sport come la Formula 1. Si cerca disperatamente di favorire i sorpassi, e quelli tentati, macchiati da una piccola escursione vengono talvolta sanzionati. Fermo restante il caso indiscutibile del sorpasso, voluto, cercato fuori tracciato.
Il rischio è quello di farsi annebbiare dalle polemiche e dai complotti, dimenticando le ovvietà. La gravità sta, piuttosto, nell'aver vissuto un'emozione solo all'ultimo giro: il Circus necessita un ripensamento di molte regole, tecniche e non, per ravvivare uno spettacolo che sta facendo fuggire in molti, quantomeno dalle TV.
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