SC, acronimo di un fasto quasi cinquantenario afferente al mondo delle corse, finanche alla massima categoria del motorsport. La Safety Car, la vettura di sicurezza, ha fatto capolino in testa alle monoposto di F1 nel lontano 1973, per un esordio oltreoceano, al GP del Canada. Quello, l'inizio di una storia costruita da vari nomi, da guidatori e modelli automobilistici demandati al ruolo di neutralizzatori momentanei delle ostilità in pista.
Herbert Linge, pilota tedesco nella metà del 900, legato a Porsche, propose col suo entourage l'adozione di una vettura di sicurezza anche sulle piste della F1. Bernie Ecclestone diede il là all'iniziativa, anche per tentare un qualcosa in più in epoche dove le morti per incidenti erano ancora la prassi e non l'abominevole eccezione.
Ecco che alla Porsche 914/6 l'investitura da Safety Car venne proclamata per ben tre stagioni di fila. Anche da Medical Car, per una nomina double face recata dalla presenza di un medico a bordo. Un onere troppo grosso per sole quattro ruote, allorquando lo scomparso Dottore della F1, Sid Watkins, suggerì l'introduzione di una ulteriore vettura destinata esclusivamente al soccorso. Dopo una delle ennesime, dolorosissime tragedie con protagonista Ronnie Peterson scomparso la domenica di Monza del 1978.
La ratifica definitiva del mezzo di sicurezza avvenne nel '92, il principio di un ventennio circa di vari modelli eletti degni al ruolo di SC. Come La Lamborghini Countach scelta per Montecarlo, una super car confacente al teatro più glamour del Circus. Come la Fiat Tempra, T-E-M-P-R-A, utilizzata in Brasile, come l'Opel Vectra presente ad Imola, quella maledetta Imola. Nonché la Honda Prelude inghirlandata per l'occasione in Giappone.
Tutte vetture impreparate alla carica di SC, non sufficientemente veloci, inadeguate per la tenuta di un tempo sul giro utile al mantenimento delle temperature degli pneumatici delle monoposto. Tutte meteore, spazzate via da una idea commerciale, una sorta di appalto, per un ritorno relativo alle origini, in Germania. La Mercedes-Benz di Stoccarda, un monopolio assoluto ufficializzato dal 2000 della stella a tre punte, a tempo indeterminato. Una vetrina mondiale per i suoi modelli di serie più spinti, a partire dalla anche volgarmente nota "Quattrofari", la CLK 55 AMG.
Da Bernie a Bernd, Mayländer, l'ultimo, unico pilota designato al volante delle Mercedes SC. Il mago della guida estrema, sia su asciutto che sul bagnato, il locomotore del treno F1 dedito alla salvaguardia di vetture e piloti in caso di necessità. Il "The Transporter" alla guida delle super car di Stoccarda, come l'ultima freccia d'argento di nome Mercedes-Benz AMG GT R. Ai fini sportivi, il priore di un ingiusto eccesso di sicurezza a sommo fin di bene.
Ecco che alla Porsche 914/6 l'investitura da Safety Car venne proclamata per ben tre stagioni di fila. Anche da Medical Car, per una nomina double face recata dalla presenza di un medico a bordo. Un onere troppo grosso per sole quattro ruote, allorquando lo scomparso Dottore della F1, Sid Watkins, suggerì l'introduzione di una ulteriore vettura destinata esclusivamente al soccorso. Dopo una delle ennesime, dolorosissime tragedie con protagonista Ronnie Peterson scomparso la domenica di Monza del 1978.
La ratifica definitiva del mezzo di sicurezza avvenne nel '92, il principio di un ventennio circa di vari modelli eletti degni al ruolo di SC. Come La Lamborghini Countach scelta per Montecarlo, una super car confacente al teatro più glamour del Circus. Come la Fiat Tempra, T-E-M-P-R-A, utilizzata in Brasile, come l'Opel Vectra presente ad Imola, quella maledetta Imola. Nonché la Honda Prelude inghirlandata per l'occasione in Giappone.
Tutte vetture impreparate alla carica di SC, non sufficientemente veloci, inadeguate per la tenuta di un tempo sul giro utile al mantenimento delle temperature degli pneumatici delle monoposto. Tutte meteore, spazzate via da una idea commerciale, una sorta di appalto, per un ritorno relativo alle origini, in Germania. La Mercedes-Benz di Stoccarda, un monopolio assoluto ufficializzato dal 2000 della stella a tre punte, a tempo indeterminato. Una vetrina mondiale per i suoi modelli di serie più spinti, a partire dalla anche volgarmente nota "Quattrofari", la CLK 55 AMG.
Da Bernie a Bernd, Mayländer, l'ultimo, unico pilota designato al volante delle Mercedes SC. Il mago della guida estrema, sia su asciutto che sul bagnato, il locomotore del treno F1 dedito alla salvaguardia di vetture e piloti in caso di necessità. Il "The Transporter" alla guida delle super car di Stoccarda, come l'ultima freccia d'argento di nome Mercedes-Benz AMG GT R. Ai fini sportivi, il priore di un ingiusto eccesso di sicurezza a sommo fin di bene.