Se la Formula 1 è la punta dell'iceberg, le serie minori stanno spesso sott'acqua, al di sotto della soglia di attenzione di buona parte degli appassionati, spettatori e telespettatori. Per conoscere il futuro del motorsport è opportuno, almeno occasionalmente, approfondire il presente delle categorie propedeutiche: F2, F3, e non solo, sono l'ovile per una ristretta élite di giovanotti destinati a far parte della F1 del domani. Andiamo quindi a ripercorrere, in breve, il 2019 delle piccole canaglie.
I
l campionato 2019 di Formula 2, passato tristemente alle cronache per la tragica fine di Anthoine Hubert, ha visto Nyck De Vries vincere il titolo senza troppe difficoltà. Era alla sua terza stagione, un po' in affanno coi colleghi negli anni scorsi, quei rookie capaci di andare subito a segno. A contendergli le vittorie dei singoli eventi, una ristretta cerchia di veterani, tacciati di poter contare più sulla propria esperienza e sull'assenza di freschi talenti alla Leclerc, Russell o Norris.
Mentre il runner-up Nicholas Latifi si è procacciato un volante in Williams, De Vries ha ripiegato sulla Formula E, una scelta non troppo comprensibile agli occhi dei vari appassionati, se non per una questione di comodo: si tratta di una serie open-wheel ad alto livello, il cui calendario si sovrappone raramente a quello del WEC. Come per altri piloti che prendono parte allo stesso campionato, non sarebbe da escludere per l'uscente campione di F2 una stagione 2020 tra FE e Endurance.
Mentre il runner-up Nicholas Latifi si è procacciato un volante in Williams, De Vries ha ripiegato sulla Formula E, una scelta non troppo comprensibile agli occhi dei vari appassionati, se non per una questione di comodo: si tratta di una serie open-wheel ad alto livello, il cui calendario si sovrappone raramente a quello del WEC. Come per altri piloti che prendono parte allo stesso campionato, non sarebbe da escludere per l'uscente campione di F2 una stagione 2020 tra FE e Endurance.
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Se lo schieramento della F2 andata in archivio non ha offerto grandi spunti di interesse, non si può dire lo stesso per la F3 internazionale, categoria sorta pressoché dalla fusione tra GP3 e F3 europea. Di fatto più un rebranding del campionato di GP3 con l'ingresso di team del campionato europeo. Dieci in tutto, trenta vetture a comporre una griglia di partenza composta da piloti dall'ottima reputazione. Robert Shwartzman, pilota junior Ferrari, ha vinto con i colori della Prema davanti al compagno di squadra Marcus Armstrong.
Tra i piloti che si sono messi in mostra in F3, anche Christian Lundgaard, probabilmente destinato alla F2, dove ha già esordito a fine stagione 2019. Seguirà da questo punto di vista lo stesso percorso di Shwartzman e Armstrong. Per Juri Vips, del junior team della Red Bull, si parla invece di un probabile futuro in Superformula, tacciata da molti di non essere il percorso ideale per arrivare in F1 (Vandoorne e Gasly vi hanno gareggiato a suo tempo, ma dopo la vittoria in GP2).
La "fusione" tra GP3 ed EuroF3 non ha di fatto cancellato il campionato europeo di Formula 3, limitandosi a impoverirlo nella sua nuova denominazione di Formula Regional, che ha visto una griglia di partenza spesso ridotta, tra le dieci e le quattordici vetture, a seconda degli eventi. Frederik Vesti si è messo in mostra vincendo il titolo con un weekend di anticipo. Destinato alla F3 internazionale, il suo percorso futuro sembra più "sensato" di quello di Marino Sato, campione 2019 di Euroformula Open, che ha saltato la F3 passando in F2, un passo forse troppo lungo visti i risultati.
Tra i piloti che si sono messi in mostra in F3, anche Christian Lundgaard, probabilmente destinato alla F2, dove ha già esordito a fine stagione 2019. Seguirà da questo punto di vista lo stesso percorso di Shwartzman e Armstrong. Per Juri Vips, del junior team della Red Bull, si parla invece di un probabile futuro in Superformula, tacciata da molti di non essere il percorso ideale per arrivare in F1 (Vandoorne e Gasly vi hanno gareggiato a suo tempo, ma dopo la vittoria in GP2).
La "fusione" tra GP3 ed EuroF3 non ha di fatto cancellato il campionato europeo di Formula 3, limitandosi a impoverirlo nella sua nuova denominazione di Formula Regional, che ha visto una griglia di partenza spesso ridotta, tra le dieci e le quattordici vetture, a seconda degli eventi. Frederik Vesti si è messo in mostra vincendo il titolo con un weekend di anticipo. Destinato alla F3 internazionale, il suo percorso futuro sembra più "sensato" di quello di Marino Sato, campione 2019 di Euroformula Open, che ha saltato la F3 passando in F2, un passo forse troppo lungo visti i risultati.
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Più "completa" di quella della F.Regional è stata la griglia di partenza della Formula Renault Eurocup, in cui hanno gareggiato almeno occasionalmente anche piloti presenti in F3 internazionale. Lo scontro per il titolo è stato piuttosto equilibrato, con Oscar Piastri vincitore per pochi punti davanti a Victor Martins. Non sappiamo ancora, tuttavia, quali siano gli sbocchi futuri per questi due piloti.
In vista di un domani più lontano, è bene tenere d'occhio anche i campionati di Formula 4. In particolare dalla Formula 4 italiana e dalla Formula 4 ADAC negli anni scorsi sono usciti piloti che hanno progredito verso i campionati di F3 a livello regionale/nazionale e poi verso la GP3. Il campionato ADAC è stato vinto da Theo Pourchaire, per pochi punti davanti a Dennis Hauger, che invece ha vinto la F4 italiana, combinando la partecipazione tra i due campionati.
Il panorama delle serie minori è molto vasto, anche se ai giorni nostri il percorso più prossimo alla Formula 1 tende a passare sempre di più per la Formula 2 (l'eliminazione della World Series Formula 3.5 ha contribuito a questo trend). Nelle prossime stagioni, sarà interessante capire se le giovani promesse del motorsport riusciranno a confermarsi nel mentre della loro scalata alla F1 o se sarà qualche nuova piccola canaglia a bruciare tutte le tappe.
Milly Sunshine.
Follow @redf1gp
In vista di un domani più lontano, è bene tenere d'occhio anche i campionati di Formula 4. In particolare dalla Formula 4 italiana e dalla Formula 4 ADAC negli anni scorsi sono usciti piloti che hanno progredito verso i campionati di F3 a livello regionale/nazionale e poi verso la GP3. Il campionato ADAC è stato vinto da Theo Pourchaire, per pochi punti davanti a Dennis Hauger, che invece ha vinto la F4 italiana, combinando la partecipazione tra i due campionati.
Il panorama delle serie minori è molto vasto, anche se ai giorni nostri il percorso più prossimo alla Formula 1 tende a passare sempre di più per la Formula 2 (l'eliminazione della World Series Formula 3.5 ha contribuito a questo trend). Nelle prossime stagioni, sarà interessante capire se le giovani promesse del motorsport riusciranno a confermarsi nel mentre della loro scalata alla F1 o se sarà qualche nuova piccola canaglia a bruciare tutte le tappe.
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