ORARI TV
SKYSPORTF1HD
Giovedi 20 Maggio

Libere 1 Ore 11:30 - Libere 2 Ore 15:00
Sabato 22 Maggio
Libere 3 Ore 12:00 - Qualifiche Ore 15:00
Domenica 23 Maggio
Gara Ore 15:00

DATI CIRCUITO
umero di giri 78
Lunghezza circuito 3.337 km
Distanza di gara 260.286 km
Giro record 1:14.260
Max Verstappen (2018)
ALBO D'ORO PILOTI
VITTORIE
Schumacher, Hamilton 6
Prost, Mansell, Hakkinen 3
Senna, Räikkönen, Alonso 2
Vettel, Verstappen 1
Button, Rosberg 1

POLE POSITION
Schumacher 7
Hamilton 6
Senna 4
Häkkinen, Räikkönen, Rosberg 2
Mansell, Prost, Alonso 1
ALBO D'ORO COSTRUTTORI
VITTORIE
Ferrari 12
McLaren 8
Williams, Mercedes 7
Lotus 6
Red Bull 3
Renault 1

POLE POSITION
Ferrari 13
Mercedes 9
McLaren 8
Williams 6
Lotus 5
Red Bull 2
Renault 1

“Rookie esemplare”
Formula 1 Australia 1996: Villeneuve, speciale perché Jacques


australia 1996 gp jacques villeneuve williams redf1gp| F1 GP Australia 1996, Jacques Villeneuve, Williams - Foto by MotorsportImages |
Un mondiale di Formula 1 che inizia su un nuovo circuito, con il campione del mondo in carica all'esordio con il colore del nuovo team. Una nuova storia da scrivere, con tutti gli elementi in apparenza già in ordine. In una giornata simile non c'è, almeno in apparenza, nemmeno il tempo di pensare ai rookie della stagione, almeno finché Jacques Villeneuve non conquista di forza la ribalta in quel GP di Australia, nonostante il compagno Damon Hill vincitore alla guida della Williams FW18.



M
elbourne 1996. Jacques Villeneuve faceva il proprio debutto al volante di una Williams, più conosciuto al pubblico europeo per il proprio cognome che per il proprio curriculum. Con questo non si intende che non disponesse di un palmares di tutto rispetto, ma in un'epoca senza internet bisognava essere molto nerd per conoscere i successi nordamericani del pilota canadese, già vincitore della Indy 500 e di un titolo Indycar.

Debuttava al fianco di Damon Hill, secondo classificato nei mondiali 1994 e 1995, pilota a cui mancava ancora il mondiale, ma già considerato piuttosto rispettabile. Ai tempi l'ultimo campione di Indycar a fare il grande passo verso la Formula 1 era stato Michael Andretti, con risultati non esattamente brillanti. Era lecito non aspettarsi un Villeneuve al centro dell'attenzione... ma il pilota del Quebec aveva altri piani per quella sua prima apparizione.
Un rookie in pole position all'esordio non si vede tutti i giorni, nella storia della Formula 1 ci sono riusciti solo in due, se si esclude l'epoca in cui la Indy 500 valeva come gara del mondiale di Formula 1: Carlos Reutemann in Argentina nel 1972 e, appunto, Jacques Villeneuve in quella prima Albert Park dell'era moderna. Nessun altro, negli ultimi venticinque anni, si è mai avvicinato all'eguagliarli, con tutta probabilità, uno dei record più difficile da far tramontare.

Se quanto accaduto al sabato poteva essere un caso, di domenica dimostrava di non avere affatto l'intenzione di farsi da parte. Partiva davanti a tutti, lì rimaneva dopo l'imbuto della prima curva. Facile al volante di una Williams FW18, potrebbe osservare qualcuno, forse non troppo facile, tuttavia, rimanere davanti a un compagno di squadra decisamente più esperto e con una gran voglia di vincere quel mondiale sfuggito nelle due stagioni precedenti.

La favola del rookie arrivato dagli ovali era destinata a durare poco più di metà gara quando la sua FW18 accusava una perdita di olio motore, l'incipit di una agonia da trascinare sino alla bandiera a scacchi, cedendo per causa di forza maggiore la posizione a Hill. Al termine della gara distava trentotto secondi dal compagno di team, tenacemente chiudeva la gara in seconda posizione, ottenendo comunque il podio al debutto.
La sua storia è ben conosciuta: la sua prima vittoria sarebbe arrivata soltanto un mese e mezzo più tardi, in occasione della sua quarta partenza. Purtroppo per lui, anche l'undicesima e ultima affermazione non sarebbe stata tanto lontana nel tempo, conseguita a settembre dell'anno successivo, soltanto un mese prima della conquista del suo unico titolo mondiale: il suo roseo debutto l'ha rimbalzato all'apice, sulla traiettoria di una parabola a corta gittata.

Noi appassionati relativamente giovani ce lo ricordiamo meglio alla B.A.R. Honda. I suoi risultati, se considerati in proporzione al mezzo, erano comunque di tutto rispetto, ma non ha mai avuto la personalità adatta per apparire come l'eroe costretto dalle circostanze a guidare un'auto al di sotto del proprio valore. I suoi successi passati sono stati spesso dimenticati, se non quando sfruttati come termini di paragone.

Dopo Villeneuve, il successivo pilota a salire sul podio nel gran premio d'esordio è stato Hamilton, terzo in Australia nel 2007. Esordio simile, per i due, ma carriera molto diversa: Lewis, infatti, in questo 2020 punterà al suo settimo titolo: all'età del pilota di Stevenage, il campione del mondo 1997 puntava a un ingaggio presso un "team" di grande prestigio come Stefan GP...

Milly Sunshine.

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